Fiorenzo Guggiari: nel nostro cantone non mancano le attività dedicate a persone disabili.
Sì, in Ticino ci sono diverse associazioni che offrono attività sportive (si va dal calcio, al basket, al ciclismo, alla vela, al nuoto, all’atletica, allo sci e molti altri ancora) a persone con disabilità sia fisiche che intellettive e/o relazionali. Quattro di queste associazioni hanno pure una “sezione bocce”; si tratta del Gruppo Sport Inclusivo Tre Valli di Biasca (GSITV), del Gruppo Sport Integrato del Bellinzonese di Bellinzona (GSIB), di Sport Is Life di Lugano (SIL) e di Sport Insieme Mendrisiotto di Mendrisio (SIM).
Lei in particolare di cosa si occupa?
Sono responsabile del gruppo Tre Valli: ogni mercoledì pomeriggio ci troviamo al Bocciodromo Rodoni a Biasca con una quindicina gli atleti che giocano a bocce sui due viali e si allenano e si divertono seguiti da due monitori e altrettanti assistenti, tutti con certificazioni federali per poter svolgere attività con persone con queste caratteristiche. Lo sport delle bocce si addice moltissimo agli atleti DIR; innanzitutto non ci sono contatti fisici, possono interagire e socializzare con altre persone, e inoltre si tratta di uno sport intergenerazionale. Abbiamo atleti che iniziano da adolescenti, altri che continuano finché la salute glielo permette (70 e più anni). Molti dei nostri atleti praticano anche altri sport, poi nel corso degli anni giocano solo a bocce, ma rimangono attivi ed inseriti nell’associazione.
Come nasce la Società bocciofila Sorriso?
Lo scorso anno, assieme a Nello Ranzoni, precedente responsabile della “Sezione Bocce” del Tre Valli (ma sempre monitore attivo con noi) e attuale responsabile per il GSIB, abbiamo deciso di costituire una società bocciofila, poi denominata Società Bocciofila Sorriso. L’obiettivo era di censire, raggruppare e tesserare a tutti gli effetti per la Federazione Svizzera Bocce tutti gli atleti DIR del Cantone. Abbiamo iniziato con quelli di Biasca e Bellinzona, subito dopo si sono aggiunti quelli di Lugano e Mendrisio, tutti hanno visto nella Sorriso un’ulteriore opportunità per gli atleti DIR che oggi sono circa una sessantina.
Una gran bella idea…
Direi di sì. Ricordo che gli atleti fanno ovviamente sempre parte
della loro rispettiva associazione ma contemporaneamente possono esibire la tessera di giocatore FSB e per loro è senza dubbio un motivo d’orgoglio.
Perchè Sorriso?
Subito spiegato: perché vedendo in azione i nostriatleti, è impossibile non notare che nei loro occhi c’è il sorriso di chi sta giocando divertendosi. Durante le gare, si vede anche della competitività, è anche giusto che sia così, ma è una competitività sana. Il fair-play e la voglia di stare insieme vincono sul punteggio finale della partita, sempre, e dovrebbe essere un esempio per tutti. Credo che, a molti giocatori bocciofili attivi che vanno per la maggiore a livello nazionale ed internazionale, farebbe bene seguire una gara riservata ai DIR.
Perchè Sorriso?
Subito spiegato: perché vedendo in azione i nostriatleti, è impossibile non notare che nei loro occhi c’è il sorriso di chi sta giocando divertendosi. Durante le gare, si vede anche della competitività, è anche giusto che sia così, ma è una competitività sana. Il fair-play e la voglia di stare insieme vincono sul punteggio finale della partita, sempre, e dovrebbe essere un esempio per tutti. Credo che, a molti giocatori bocciofili attivi che vanno per la maggiore a livello nazionale ed internazionale, farebbe bene seguire una gara riservata ai DIR.
Ci sono altre società come la vostra nel nostro paese?
Purtroppo in Svizzera non ci sono altre società come la Sorriso: uno dei nostri obiettivi futuri è proprio quello di avvicinare altri gruppi sportivi svizzeri con l’intento di trovare delle sinergie.
Recentemente siete andati a giocare in Italia.
Quasi contemporaneamente alla costituzione della Società Bocciofila Sorriso avvenuta nel 2022 sono stato designato responsabile per la FSB dei DIR e abbiamo quindi subito pensato ad un incontro internazionale. Abbiamo trovato l’Associazione Acquamarina di Trieste che assieme al Centro Sportivo Educativo Nazionale ci ha organizzato un incontro, tenutosi nelle scorse settimane, tra una selezione italiana e la nostra nazionale . Per “par condicio” sono stati scelti due atleti per ognuno dei quattro gruppi ticinesi e cioè Milena Chechele, Luigi Pinardi, Jaime Bassi, Roberto Traversa, Luca Masia, Eshtref Berzati, Eugenio Roncelli e Beatrice Boffa. Contro la selezione italiana che giocava in casa, su campi pesantissimi e senza assiti, quindi in condizioni a noi non congeniali, gli atleti svizzeri si sono comunque ben difesi.
Ma non solo...
Per far riposare a turno gli atleti DIR si sono pure giocate delle partite, sempre a coppie, con in campo un atleta DIR e un giocatore FSB attivo (Remo Genni, Fiorenzo Guggiari, Nello Ranzoni e Candida Uccelli Guggiari) e, oltre che molto inclusivo ed apprezzato dal folto pubblico presente,è stato molto divertente. Il risultato finale è stato di 12 vittorie italiane contro le 8 svizzere, ma il risultato più bello lo si è visto sui campi, con la gioia, la simpatia, il fair-play e l’entusiasmo che solo questi atleti riescono ad esprimere. Dopo l’incontro vi è stata la premiazione; dapprima il ringraziamento agli organizzatori da parte mia, ho portato il saluto della FSB e ho letto uno scritto del consigliere di Stato On. Raffaele De Rosa (sempre vicino al nostro movimento), consegnando dei doni offerti dal Cantone Ticino agli organizzatori e agli atleti italiani.
Un bel finale insomma
La consegna delle medaglie a tutti i partecipanti, i saluti e gli abbracci finali hanno chiuso questo bellissimo incontro, dopo il quale ci siamo spostati ad Abano-Terme per un paio di giorni, dove, oltre alle visite delle città di Abano e Padova, gli atleti hanno avuto modo di rilassarsi in piscina. Da quanto ci hanno espresso in modo spontaneo, per loro è stata un’esperienza indimenticabile e questo ci sprona a continuare in questa direzione, cercando di organizzare altri eventi e altre manifestazioni.
M.A.