Sport, 06 settembre 2024

“La Federazione di Lugano culla del nostro movimento”

Il presidente Emilio Tunesi parla del Centenario della FBLD e della Coppa Svizzera

LUGANO - Emilio Tunesi, nato nel 1946 e residente a Molino Nuovo, quartiere vivace e storico di Lugano, ha alle spalle una storia lunghissima legata alle bocce. Al servizio delle PTT (sempre più rimpiante) per una vita, ha iniziato a praticare questo sport come giocatore e commissario tecnico della fu società Ciceri di Pregassona, nello stabile ritrovo di giovani di belle speranze degli Anni Sessanta e Settanta. Dopo una ventina di anni si è trasferito alla SB Pregassona. Qualche stagione e poi nel 1990 ha cambiato professione, aprendo il Grotto Baltecc di Davesco, altro monumento della ristorazione del Luganese ( la struttura era dotata di un viale delle bocce). Una specie di precursore, Tunesi, che in seguito nel 1978 è entrato nella federazione Bocce di Lugano e dintorni durante la gestione di Lorenzo Fornara e al fianco di Kiki Lucchini e Mario Devittori. Tunesi non si è fermato ed ha fatto parte del comitato della federazione svizzera come CT e in due occasioni del comitato della Federazione Ticinese di Bocce. Una attività a 360 gradi la sua, che ancora oggi ne fa una dei personaggi più in vista e importanti del panorama boccistico luganese e ticinese. Proprio in questi giorni, Tunesi sta preparando con il suo staff la Coppa Svizzera, che si disputerà sui campi della Stampa, Riva San Vitale e Rancate. Una manifestazione di grande rilevanza nazionale, che cade in contemporanea con il Centenario della Federazione Bocce di Lugano e dintorni. Con il presidente, sentito nei giorni scorsi, abbiamo parlato di questi due eventi. 



Proprio nella stagione del Centenario della Federazione bocce Lugano e dintorni, arriva la Coppa Svizzera, un grande momento sportivo e sociale. Meglio di così…
Per noi è una grandissima soddisfazione poter festeggiare il centesimo anno di fondazione della nostra associazione. Lo scorso anno abbiamo chiesto alla Federazione Svizzera di poter organizzare una gara nazionale importante e ci hanno assegnato proprio la prestigiosa Coppa Svizzera. Si tratta, a non dubitarne, di una grande manifestazione. Inoltre, nel corso dell’anno, abbiamo organizzato e sono in corso diverse manifestazioni importanti: i campionati Federativi di singolo, coppia, terna e a squadre. In più i campionati ticinesi veterani e giovanili e regionali.


Le bocce sono da sempre uno degli sport più seguiti dai ticinesi. Comunque in perdita di velocità, visto che gli affiliati sono diminuiti...
In effetti gli affiliati e le società sono molto diminuite e sono vari i motivi di questo calo che in questo momento non evoco. Se parliamo però di 40 anni fa, da Melide a Rivera esistevano una cinquantina di Società Bocciofile per un totale di 2000 tesserati. Numeri che oggi non sono più possibili. 


Parliamo della federazione bocce Lugano, della quale lei è presidente.
Per me è una grande passione, uno sport che ho nel cuore da oltre 50 anni. Un impegno molto importante che mi sono assunto per ben festeggiare questo Centenario, dando onore a tutti coloro che mi hanno preceduto e che hanno contribuito a trasmettere nel corso degli anni questa tradizione. Naturalmente ho un grande obiettivo: che tutto vada per il meglio e che anche le federazioni d’oltre Gottardo portino a casa un buon ricordo dell’evento e della nostra bellissima Città di Lugano. 


La FBLD è un club storico. Come si manda avanti?
La Federazione Bocce Lugano è stata costituita nel 1924. Oggi, e penso da sempre, si manda avanti con l’aiuto delle società affiliate, da privati appassionati e da enti vicino a questo nostro gioco. La passione è comunque il motore di tutto. Senza quella, sarebbe dura. 


Facendo affidamento quasi esclusivamente sul volontariato, vero?
Certamente. Il Comitato è composto da persone appassionate e svolge le diverse attività basandosi esclusivamente sul volontariato. Il nostro stipendio, si fa per dire, è una cenetta fra amici a fine anno. 


La vostra federazione è stata definita la culla del movimento boccistico ticinese. Ci sta questa definizione? 
Come definizione ci sta tutta. Infatti è nata prima delle federazioni ticinese e svizzera. Nel corso degli anni, la Federazione ha sfornato degli ottimi dirigenti e grandi giocatori, e molti di loro hanno rappresentato la nazionale rossocrociata. Una bella soddisfazione e direi che non possiamo aggiungere altro. 


Da chi è nata questa bellissima idea di creare 100 anni fa la Federazione luganese? 
A Francesco Rezzonico e Natale Giudici, nel 1924 venne l’idea di riunire i numerosi frequentatori dei campi di bocce di Viganello e Molino Nuovo al fine di disputare degli incontri fra le squadre di quei ritrovi. Era tempi difficili e diversi da quelli attuali ma a Rezzonico e Giudici non mancò di certo il coraggio e la voglia di creare qualcosa di veramente importante, sia a livello sportivo che sociale. 


Chi sono i personaggi chiave nella storia della Federazione Luganese?
Non voglio fare nomi, penso semmai a coloro che in tutti questi 100 anni, presidenti e dirigenti che si sono susseguiti, hanno degnamente contribuito a far vivere la storia della Federazione Bocce Lugano e dintorni. 


Le bocce non sono solo uno sport ma anche un forte legame con la nostra cultura. Lo ha detto il sindaco Michele Foletti.
Il sindaco Foletti ha detto bene. Io aggiungo che è anche tradizione, socialità, amicizia e condivisione di momenti sani. Un brindisi non fa mai male. 


Per concludere: cosa consiglierebbe ad un giovane che si affaccia a questo sport? 
Anche a Lugano, come in altri posti del Ticino, abbiamo una scuola bocce. Pertanto, consigliamo a tutti i giovani di avvicinarsi a questo gioco, che in futuro potrebbe diventare per loro uno sport. Inoltre abbiamo bisogno di ragazze e ragazzi che si appassionino alle bocce perché anche la dirigenza necessita di un ringiovanimento. Una bella sfida, che anche la Federazione Bocce Lugano e dintorni ha lanciato in questi anni. Auguri!

MDD

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