Il deragliamento - il 10 agosto scorso - di un treno merci nella canna ovest della galleria di base del San Gottardo (all’altezza della stazione multifunzione di Faido) ha portato, in questi giorni, a ulteriori pessime notizie. Giovedì, infatti, il CEO delle FFS, Vincent Ducrot, ha annunciato che “i treni viaggiatori e i treni merci potranno riprendere a circolare a pieno regime nel tunnel solamente da settembre 2024”. Un incidente, questo, che sta provocando evidenti disagi sia in termini di trasporto delle merci, sia al traffico viaggiatori, soprattutto pendolari, che devono attraversare il Gottardo. Le FFS hanno sì annunciato più collegamenti dal 10 dicembre, ma non ci sarà la cadenza semioraria (inizialmente prevista).
Frustrante fare i conti con continui rinvii
“Il protrarsi della chiusura preoccupa, specialmente per i potenziali disagi nella stagione turistica del 2024” – ha osservato il Direttore del DT, Claudio Zali, aggiungendo che “il rischio è che il turismo giornaliero ne risenta significativamente. È frustrante dover fare i conti con questi continui rinvii. Attendiamo con fiducia che settembre si riveli una scadenza definitiva. Sono in discussione – ha aggiunto Zali – misure specifiche per periodi chiave come Pasqua, così come per i pendolari che affrontano la trasferta per studio o lavoro”.
Novità (temporanee) per i passeggeri
Come annunciato da Ducrot in conferenza stampa, le novità per i passeggeri saranno annunciate a fine novembre e diventeranno effettive a partire dal 10 dicembre, in corrispondenza del cambiamento d’orario. L’offerta (i cui dettagli verranno comunicati, appunto, a fine mese) sarà però valida da metà dicembre fino a prima di Pasqua 2024. Inoltre, a partire dal 10 dicembre, almeno nei fine settimana (da venerdì sera a domenica sera) ci sarà un numero significativamente maggiore di treni viaggiatori.
Lavori di ripristino difficili
Ogni giorno circa ottanta operai - divisi su tre turni di lavoro, anche di notte - entrano nel tunnel in condizioni estremamente difficili. I lavori vengono svolti in spazi molto ristretti e a temperature attorno ai 40 gradi che, va da sé, mettono a dura prova le maestranze, tanto da necessitare di pause di quindici minuti ogni tre quarti d’ora in container appositamente raffreddati. Complessivamente gli operai dovranno estrarre dal tunnel e poi reinstallare 6500 tonnellate di materiale (in gran parte calcestruzzo), pari a 240 tonnellate alla settimana.
Solo treni merci
Da lunedì a giovedì sera, a transitare nella canna est saranno solamente i treni merci. Per questioni di sicurezza non è possibile, infatti, far circolare treni viaggiatori quando gli operai sono nel tunnel. In caso di emergenza ed evacuazione di un convoglio, i passeggeri vengono sfollati attraverso l’altra canna. Ciò sarebbe però possibile solo in misura limitata durante i lavori di riparazione del tubo ovest. A dare il via libera definitivo sarà l’Ufficio federale dei trasporti.
Tariffe invariate
Le FFS fanno sapere che i prezzi dei biglietti rimarranno invariati, anche per i pendolari ticinesi. I clienti con l’abbonamento generale che non desiderano utilizzarlo a causa dei tempi di viaggio più lunghi possono depositarlo per trenta giorni o farselo rimborsare. Inoltre, dal 24 agosto scorso le FFS offrono nuovamente biglietti a prezzo ridotto sui collegamenti da e per il Ticino.
*Dal MDD