Le malattie mentali sono in testa alla classifica delle malattie più costose per il sistema sanitario svizzero. Lo sostiene uno studio pubblicato sul portale medico BMT, che analizza i costi generati dalle 48 principali malattie, infortuni e condizioni tra il 2012 e il 2017 sulla base dei dati di ospedali, medici, analisi di laboratorio, cure o farmaci, assicuratori, eccetera.
Risultato: dal 2012 al 2017 sono stati i disturbi psichici (depressione, dipendenze, schizofrenia, ecc.) a costare di più, con una spesa di 11,4 miliardi di franchi. Seguono poi i disturbi muscolo-scheletrici (osteoporosi, artrosi, reumatismi, mal di schiena, ecc.) che sono costate 11 miliardi di franchi. Al terzo posto troviamo i disturbi neurologici (Alzheimer, Parkinson, epilessia, ecc.) per 6,8 miliardi. Gli incidenti e gli infortuni si collocano al quarto posto (6,7 miliardi). Infine, al quinto posto troviamo le malattie cardiovascolari (6,1 miliardi).
I ricercatori, l'economista sanitario Michael Stucki e il professor Simon Wieser dell'Università di Scienze Applicate di Zurigo (ZHAW), hanno studiato anche l'evoluzione dei costi in base alle malattie. E in questo gioco, sono le carenze alimentari ad aumentare maggiormente tra il 2012 e il 2017 (+66%). Un aumento sorprendente, dovuto in particolare all'aumento del numero di prescrizioni di integratori di ferro in ambito ambulatoriale, precisano.
Seguono diabete e malattie renali (+48%). Al terzo posto troviamo le malattie degli organi di senso (+44%), davanti al cancro (+40%) e alle malattie della pelle (+34%). Solo poche condizioni hanno visto diminuire la loro spesa come la schizofrenia (-5,2%) e il morbo di Parkinson (-12,9%).