Il Consiglio federale dovrebbe ritornare sulla sua decisione di rimborsare il costo della pillola anti-HIV tramite l'assicurazione obbligatoria. È quello che chiede il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri in'un interrogazione inoltrata oggi al Consiglio federale. Secondo Quadri, ciò significa che le Casse malati rimborseranno persone che “scelgono di non usare il preservativo”, il che sarebbe diseducativo e in contrasto con le campagne che invitano a usare il profilattico e sarebbe un'ulteriore spesa che farà aumentare il premio di cassa malati. Si stima che gli utilizzatori di questo farmaco siano circa 8'000 per un costo totale di 6 milioni che, dal prossimo luglio, sarà a carico delle casse malati.
Pur riconoscendo che la spesa è piuttosto modesta, Quadri chiede al Consiglio federale per quale motivo le Casse malati dovrebbero rimborsare persone che scelgono di non usare il preservativo. Domanda inoltre se tale decisione non è in contrasto con la necessità di diminuire le spese in ambito sanitario e con le campagne condotte finora che invitano all'uso del preservativo. Infine, l'esponente leghista chiede quanto sono costate tali campagne.