È una situazione quantomeno assurda quella in cui si è ritrovato un abitante di Carouge, vicino a Ginevra, dal suo ritorno dall'estero. L'uomo era partito all'estero per farsi operare e, prima di andarsene, aveva dato la chiave del suo appartamento a un conoscente. Questi, durante la sua assenza, ha concluso un contratto di subaffitto con una famiglia di tre figli. Oltre a ciò, i suoi oggetti e i suoi mobili sono stati svuotati dall'appartamento.
Come riporta la “Tribune de Gèneve” l'avvocato della vittima, ha presentato una denuncia penale presso il Ministero pubblico, che però ha rifiutato di evacuare la famiglia. Il malcapitato ha inoltre contattato il proprietario dell'appartamento, la Fondazione Carouge Real Estate, il quale ha risposto che non poteva fare nulla prima della decisione di evacuazione del tribunale.
Condannato a rimanere senza casa, l'inquilino vive attualmente presso amici e deve cambiare alloggio due o tre volte alla settimana, una situazione resa ancora più difficile dalla convalescenza dovuta all'operazione. Quest'ultimo ha tentato di accedere alla propria abitazione suonando il campanello, ma invano. Gli occupanti hanno chiamato la polizia, che gli ha negato ogni accesso.
Secondo il legale della vittima si tratta di un vero e proprio ping-pong dove "tutti passano la patata bollente". Da un lato il Ministero pubblico assicura di non avere le competenze per evacuare gli attuali residenti, dall'altro la Fondazione Immobiliare ha sporto denuncia e avviato un'azione di reclamo. Infine, la vittima ha sporto denuncia contro il conoscente del suo cliente – scomparso dopo il fatto – e contro la famiglia che occupa l'alloggio.
Per ritrovare la via di casa, l'unica possibilità è quella di aspettare l'esito delle denunce. Questa procedura dovrebbe durare almeno tre mesi. Per qualcuno che abita nell'appartamento da 23 anni, questa è una pillola difficile da digerire.