La situazione si fa sempre più difficile nel Dipartimento della Difesa condotto dalla Consigliere federale Viola Amherd. Già criticata in passato per la gestione del suo Dipartimento, la vallesana ora deve far fronte a una raffica di partenza fra i suoi collaboratori nonchè fare i conti con l'accusa di favorire persone che le sono vicine.
Come rivela la “NZZ am Sonntag”, nel dipartimento dedicato alla politica di sicurezza, diretto da Pälvi Pulli, quattro dei dodici dipendenti si sono dimessi. Tra questi anche la specialista in questioni NATO e Unione Europea (UE), nonché responsabile dei contatti esteri di Viola Amherd. Queste dimissioni rappresentano un problema per la nuova Segreteria di Stato per la politica di sicurezza, che entrerà in carica all'inizio del 2024. La squadra di Pälvi Pulli doveva svolgere un ruolo cruciale collaborando con questa nuova carica.
Inoltre, Segreteria di Stato per la politica di sicurezza non ha ancora un segretario, dopo le brusche dimissioni di Jean-Daniel Ruch lo scorso ottobre. Amherd dovrà proporre nelle prossime settimane un nuovo candidato al Consiglio federale. La falsa partenza causata dalla partenza di RUch è sintomatica dell'operato del ministro della Difesa, accusato anche di favorire persone a lei vicine nelle decisioni riguardanti il personale.
Secondo il domenicale svizzerotedesco, a fine novembre la delegazione delle finanze del Parlamento ha impedito che Roger Michlig, capo della digitalizzazione e sicurezza informatica del DDPS e vecchia conoscenza di Viola Amherd, venisse promosso a secondo vicesegretario generale del DDPS. Il legame con Roger Michlig non è l'unico di cui si parla attualmente a Berna. "SonntagsBlick" ha rivelato che il presidente del consiglio d'amministrazione della società federale di armi Ruag, Nicolas Perrin, è il cognato della consigliera politica di Viola Amherd, Brigitte Hauser-Süess.