Adriano: aver avuto la presenza di Filippo Colombo, il corridore ticinese di punta, che ha anche vinto è per voi un bel atout.
È stato un grande onore avere al via anche Filippo Colombo, il beniamino di casa. Già 2 anni fa aveva animato la gara con un’importante fuga. Per lui è stata un’ottima preparazione per inseguire la convocazione per le Olimpiadi di Parigi.
La prova è anche la prima gara vera del calendario ciclistico elvetico.
Storicamente il GP Ticino apriva la stagione nazionale di ciclismo su strada. Sei anni fa, la federazione ticinese TicinoCycling, con alcuni Velo Club ha voluto far rinascere tale manifestazione. Infatti, il numero di gare su strada per le categorie superiori si sono con gli anni azzerate. Quindi abbiamo potuto partire da un nome già conosciuto, come gara d’apertura nazionale sfruttando un periodo dell’anno interessante, quando in Svizzera interna è ancora inverno, mentre da noi la primavera è alle porte. Pertanto gli elementi per una manifestazione di successo ci sono tutti! E visto il continuo aumento dei partecipanti, nonostante gli anni “particolari” del periodo pandemico, durante i quali la gara si è tenuta d’estate, possiamo dire di essere già diventati un punto di riferimento con questa quinta edizione.
Preparare questo evento è stato molto impegnativo.
Il lavoro è molto e le persone che si mettono a disposizione sono sempre meno, è una tendenza che si vede in tutti gli ambiti che si basano sul volontariato. Fortunatamente, oltre a TicinoCycling anche i VC Arbedo Castione, VC Bellinzona, VC Mendrisio e VC Lugano sono parte dell’organizzazione; senza di loro sarebbe impossibile gestire una manifestazione di queste dimensioni e con questa estensione sul territorio.
Il percorso è rimasto il solito, con poche salite. Però, come è stato detto in conferenza stampa, sono i corridori a fare le corse.
Il percorso è quello collaudato delle scorse edizioni, che è apprezzato tra gli addetti ai lavori. Si tratta di un tracciato che potremmo quasi definire in linea, infatti il circuito è molto grande e i corridori hanno fatto al massimo 4 passaggi sulla linea di arrivo. Ciò non è evidente, in Svizzera sono rimaste poche le gare con circuiti di una lunghezza superiore ai 10 km. Inoltre, ad inizio stagione è preferibile anche per i corridori avere dei percorsi meno duri, in una fase in cui stanno ancora perfezionando la preparazione alla stagione. Inoltre, negli scorsi anni le gare sono sempre state animate, con diverse fughe.
Nel 2024 avete annunciato anche il record di presenze. E la partecipazione di una cinquantina di ragazze.
Esatto, lunedì scorso 11 marzo abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni per la categoria maggiore, visto che abbiamo addirittura superato il massimo consentito dai regolamenti internazionali di 176 partecipanti. Mentre in totale, per le 3 gare, abbiamo raggiunto il numero di 600 iscritti, numeri di altri tempi! Anche il numero di ragazze iscritte è stato importante, ricordo infatti che la gara era valida come prima tappa della International Frauen-Cup, una Coppa Svizzera per il ciclismo femminile, che l’anno scorso ha visto Aline Rezzonico, del VC Lugano imporsi nella categoria FB.
Erano presenti anche tre squadre Continental, con la Tudor di Fabian Cancellara.
Vero. E siamo onorati di aver avuto anche delle squadre professionistiche al via, ciò a dimostrazione della qualità del percorso, che permettere a squadre prof di ultimare la preparazione invernale.
La prova è anche la prima gara vera del calendario ciclistico elvetico.
Storicamente il GP Ticino apriva la stagione nazionale di ciclismo su strada. Sei anni fa, la federazione ticinese TicinoCycling, con alcuni Velo Club ha voluto far rinascere tale manifestazione. Infatti, il numero di gare su strada per le categorie superiori si sono con gli anni azzerate. Quindi abbiamo potuto partire da un nome già conosciuto, come gara d’apertura nazionale sfruttando un periodo dell’anno interessante, quando in Svizzera interna è ancora inverno, mentre da noi la primavera è alle porte. Pertanto gli elementi per una manifestazione di successo ci sono tutti! E visto il continuo aumento dei partecipanti, nonostante gli anni “particolari” del periodo pandemico, durante i quali la gara si è tenuta d’estate, possiamo dire di essere già diventati un punto di riferimento con questa quinta edizione.
Preparare questo evento è stato molto impegnativo.
Il lavoro è molto e le persone che si mettono a disposizione sono sempre meno, è una tendenza che si vede in tutti gli ambiti che si basano sul volontariato. Fortunatamente, oltre a TicinoCycling anche i VC Arbedo Castione, VC Bellinzona, VC Mendrisio e VC Lugano sono parte dell’organizzazione; senza di loro sarebbe impossibile gestire una manifestazione di queste dimensioni e con questa estensione sul territorio.
Il percorso è rimasto il solito, con poche salite. Però, come è stato detto in conferenza stampa, sono i corridori a fare le corse.
Il percorso è quello collaudato delle scorse edizioni, che è apprezzato tra gli addetti ai lavori. Si tratta di un tracciato che potremmo quasi definire in linea, infatti il circuito è molto grande e i corridori hanno fatto al massimo 4 passaggi sulla linea di arrivo. Ciò non è evidente, in Svizzera sono rimaste poche le gare con circuiti di una lunghezza superiore ai 10 km. Inoltre, ad inizio stagione è preferibile anche per i corridori avere dei percorsi meno duri, in una fase in cui stanno ancora perfezionando la preparazione alla stagione. Inoltre, negli scorsi anni le gare sono sempre state animate, con diverse fughe.
Nel 2024 avete annunciato anche il record di presenze. E la partecipazione di una cinquantina di ragazze.
Esatto, lunedì scorso 11 marzo abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni per la categoria maggiore, visto che abbiamo addirittura superato il massimo consentito dai regolamenti internazionali di 176 partecipanti. Mentre in totale, per le 3 gare, abbiamo raggiunto il numero di 600 iscritti, numeri di altri tempi! Anche il numero di ragazze iscritte è stato importante, ricordo infatti che la gara era valida come prima tappa della International Frauen-Cup, una Coppa Svizzera per il ciclismo femminile, che l’anno scorso ha visto Aline Rezzonico, del VC Lugano imporsi nella categoria FB.
Erano presenti anche tre squadre Continental, con la Tudor di Fabian Cancellara.
Vero. E siamo onorati di aver avuto anche delle squadre professionistiche al via, ciò a dimostrazione della qualità del percorso, che permettere a squadre prof di ultimare la preparazione invernale.
Al via c'erano tutte le categorie esistenti. Un unicum in Svizzera.
Uno degli scopi dell’organizzazione è sempre stato quello di proporre almeno una gara in Ticino per le categorie maggiori. Per i nostri giovani corridori è sicuramente uno stimolo poter correre sulle strade di casa e potersi confrontare con atleti provenienti da diversi Paesi europei.
Non c'era purtroppo la nostra Linda Zanetti, impegnata con le Élite internazionali. Lei che ha iniziato a correre nei Kids Tour, fiore all’occhiello di Ticino Cycling e creato da Piero Alari.
Il KidsTour, gestito ormai da ben 17 anni da mio padre, permette, per tramite della promozione della multidisciplinarietà, ai vari giovanissimi atleti di confrontarsi con i vari ambiti del ciclismo, vediamo infatti che corridori che hanno iniziato con la mountain bike possono avere successo su strada, come è il caso di Linda, senza dimenticare Filippo Colombo.
Purtroppo il GP Ticino è l’unica corsa del nostro Cantone. Come mai non si riesce ad organizzarne altre?
Le sfide sono molte, da una parte l’aumento del traffico sul traffico veicolare. Inoltre, abbiamo diversi sponsor che ci sostengono, altrimenti una manifestazione di questo tipo sarebbe impossibile da realizzare.Infine, per poter organizzare un evento di tale portata bisogna trovare le persone disposte a sacrificare il proprio tempo libero, purtroppo non è più così evidente trovarne, soprattutto tra i giovani nostro territorio non permette più di bloccare le strade in diversi distretti, dall’altro i requisiti per svolgere manifestazioni di questo tipo sono aumentati così come i costi. Fortunatamente l’ufficio della circolazione e la Polizia sono disponibili al fine di trovare soluzioni per un percorso sicuro dal traffico veicolare. Inoltre, abbiamo diversi sponsor che ci sostengono, altrimenti una manifestazione di questo tipo sarebbe impossibile da realizzare. Infine, per poter organizzare un evento di tale portata bisogna trovare le persone disposte a sacrificare il proprio tempo libero, purtroppo non è più così evidente trovarne, soprattutto tra i giovani.
Infine: questo è un evento che dà molta visibilità al Sopraceneri e al nostro Cantone.
Siamo veramente felici di portare una manifestazione di tale importanza in Riviera e nella Valle Leventina. Sono infatti regioni un po’ dimenticate e questa è un’ottima occasione per farle conoscere da persone provenienti da mezza Europa. Se da un lato durante i giorni della gara diversi atleti pernotteranno nelle strutture della zona, dall’altro facciamo una bella pubblicità territoriale, infatti il Ticino è definito “terra di ciclismo” visto che la conformazione permette di allenarsi su diverse tipologie di tracciato, su strade ancora non troppo trafficate. Non è un caso che alcuni noti ciclisti professionisti scelgono il Ticino quale domicilio e ci rimangono anche dopo il termine della carriera!
A.M.