TICINO - La serata di lunedì in Gran Consiglio ha segnato un passaggio importante per la giustizia ticinese: l’iniziativa parlamentare di Alessandro Mazzoleni è stata approvata e ora apre la strada alla correzione di una disparità salariale denunciata da anni. La figura del pretore aggiunto, introdotta nel 2011, svolge un ruolo centrale nelle preture ma fino a oggi era retribuita in modo significativamente inferiore rispetto ai pretori ordinari.
Il rapporto del Consiglio della magistratura aveva segnalato che questa differenza era diventata un ostacolo concreto alla qualità delle nomine. Il Governo stesso, nel suo messaggio, ha ammesso l’urgenza del correttivo.
Con il voto favorevole della maggioranza dei deputati, l’Esecutivo avvierà ora l’iter legislativo per adeguare la legge sull’organizzazione giudiziaria. «È giusto che chi svolge questo servizio alla giustizia e al cittadino riceva un trattamento equo», ha commentato Mazzoleni dopo la seduta, sottolineando come il Parlamento abbia riconosciuto una situazione d’iniquità che durava da troppo tempo.
Per la giustizia ticinese si tratta di un segnale forte: correggere una stortura economica interna, ma soprattutto rendere più attrattivo un ruolo che garantisce il buon funzionamento delle preture. Un intervento che la Lega rivendica come una battaglia vinta a favore dell’efficienza e dell’equità nel sistema giudiziario cantonale.





