FRIBORGO – Le vittorie all’overtime ottenute in gara-3 e in gara-4 dal Lugano avevano cambiato la storia di una serie che, dopo le prime due sfide, sembrava indirizzata verso un facile e prevedibile successo del Friborgo. E invece… e invece nello sport, e nell’hockey soprattutto, le cose possono cambiare in poco tempo e i cambi operati da Gianinazzi, e il sacrificio messo sul ghiaccio da tutti gli uomini a sua disposizione, hanno riaperto la serie dei quarti di finale di playoff. Dopo la rimonta c’era chi si attendeva il definitivo sorpasso già ieri sera, in occasione di gara-5, ma questa volta a gioire sono stati i burgundi, capaci di fare… il Lugano di gara-3 e di gara-4.
A livello di tabellino, infatti, a decidere è stato il polsino di DiDomenico – capace di sfruttare quel powerplay che, invece, in casa bianconera non ha portato a nulla – ma a livello di gioco è stato l’atteggiamento tattico dei burgundi a fare tutta la differenza del mondo. Se nelle precedenti due sfide i bianconeri erano stati abili a far giocare gli avversari molto più larghi, vicino alle balaustre, rendendo complicato il loro gioco nelle zone calde della pista, ieri sera alla BCF Arena sono stati a padroni di casa a rendere la contesa complicata a Thurkauf e compagni, più impegnati a lottare alle assi che a contendersi i dischi nello slot davanti a Berra. Anche se il Lugano ci ha messo del suo, sbagliando troppe uscite dal terzo difensivo, non riuscendo a creare praticamente nulla in zona offensiva e sbagliando un’infinità di passaggi orizzontali: insomma, tutto ciò che andrebbe evitato in una sfida di playoff.
I passaggi orizzontali, appunto. Il Friborgo è stato bravo ad approfittarne, andando vicino per più volte alla segnatura, per poi sfruttare un mancato disimpegno per conquistarsi quel powerplay che alla fine è risultato decisivo. Ma non è tutto: i ragazzi di Dubé hanno avuto il merito di addormentare il ritmo, il gioco e le emozioni che tanto avevano fatto male a loro – e tanto bene avevano fatto al Lugano – in occasione di gara-3 e di gara-4, conquistando un successo meritato, anche viste le tante occasioni create e sventate da un ottimo Schlegel, che li porterà domani sera a giocarsi il primo match point della serie.
Il Lugano, invece, domani dovrà mostrare orgoglio e gioco, ma soprattutto carattere e principalmente testa. Fazzini e compagni non dovranno farsi schiacciare dalle emozioni e dalle paure, non dovranno cadere in banali errori e in prevedibili provocazioni, anche perché la truppa di Gianinazzi meriterebbe di giocarsi il tutto per tutto in gara-7, in una BCF Arena che – in una partita secca – potrebbe anche rivelarsi un’arma a doppio taglio per i Dragoni. Ma questi sono e restano discorsi ipotetici, l’unica cosa certa è che i bianconeri si ritrovano con le spalle al muro e il loro unico e primario obiettivo sarà quello di vincere domani davanti al proprio pubblico, per non ritrovarsi in vacanza….