Svizzera, 12 maggio 2024

Un cartellone contro l'estremismo islamico e la sinistra radicale censurato dalle autorità

Un cartellone pubblicitario dei giovani UDC che prende di mira l'estremismo islamico e la sinistra “woke” è stato vietato dalle autorità di Basilea città perchè sarebbe discriminatorio. Nel cartellone vengono raffigurate due persone, l'una vestita di nero e con una bandana sulla fronte che brandisce un coltello e che richiama chiaramente al terrorismo islamico. La seconda è anch'essa vestita di nero e ha in mano uno spray e una sciarpa arcobaleno. Il richiamo è allo stesso tempo ai black block (o “antifascisti”) che regolarmente vandalizzano e deturpano le strade durante manifestazioni spesso non autorizzate e al movimento per i diritti degli omosessuali. Sopra all'immagine si può leggere “fermare gli islamisti e gli antisemiti woke”

Il divieto è stato contestato dal partito, che ha deciso di sporgere denuncia contro le autorità cantonali di Basilea Città. Stando al “Basler-Zeitung”, la misura è stata decisa perchè il cartellone implicherebbe che le persone omosessuali sono antisemite e combattano con mezzi illegali. Una visione che i giovani UDC non convidividono e per questo, sabato hanno fatto sapere sul social network X che sporgeranno denuncia contro il Canton Basilea Città. Il partito afferma di voler lottare per la libertà di espressione e di religione e contro l’antisemitismo, di cui “la responsabilità è degli attivisti di sinistra e dei loro alleati islamici che, uniti nell’odio verso la nostra cultura liberale, manifestano mano nella mano nelle strade svizzere per l'annientamento di Israele".



“Probabilmente è vero che la maggioranza delle persone che si definiscono woke o la maggioranza dei musulmani non sono antisemiti. Ma il manifesto non lo dice né lo lascia intendere. Tuttavia, il fatto è che l'antisemitismo proveniente da questi ambienti costituisce un problema sociale crescente”, aggiunge il partito, che ritiene che la decisione del Cantone violi la libertà di espressione sancita dalla Costituzione e dalla Convenzione europea sui diritti dell'uomo.

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