Il presidente del Centro Gerhard Pfister potrebbe essere favorevole a una riduzione del canone radiotelesivo a 200 franchi. Il Consigliere nazionale zughese lo ha fatto sapere in seguito alla nomina di Susanne Wille alla direzione della SSR, nomina che giudica come una “scelta politica”. “La SSR si sta preparando per le campagne elettorali, sicuramente aiuta avere al timone la signora Wille”. Sebbene abbia sempre avuto buone esperienze con lei come giornalista, sente di non essere in grado di giudicare le sue capacità come manager.
Il presidente del Centro riconosce anche il cambiamento dell’atmosfera attorno a questa situazione: “Oggi la SSR non può più contare sul fatto che otterrà automaticamente ciò che vuole dal popolo”. Il consigliere nazionale aggiunge di constatare anche all'interno del suo partito che l'“identificazione incondizionata” con l'impresa mediatica finanziata dal canone non è più quella di una volta. Consiglia quindi alla SSR di frenare la sua strategia espansiva online e di sgravare le aziende dalla tassa e per la prima volta fa sapere che considera di sostenere pubblicamente l'iniziativa dell'UDC. “Se nessun controprogetto vedrà la luce, voterò a favore dell’iniziativa per inviare un segnale”.
Le affermazioni di Pfister non sono però passate inosservate nel suo partito, e non mancano le critiche. Il presidente dei Giovani del Centro, Marc Rüdisüli, ha scritto sulla piattaforma X che “accettare un'iniziativa per 'mandare un segnale' non è una politica responsabile. In un momento di crescente polarizzazione e diffusione di notizie false, è pericoloso indebolire i media indipendenti di qualità”. Un'affermazione condivisa dal Consigliere nazionale centrista Martin Candinas e la sua collega di partito, la consigliera nazionale Elisabeth Schneider-Schneiter.