DÜSSELDORF (Germania) – Ci avevamo creduto, avevamo sognato, avevamo visto Dortmund a portata di mano, ma il nostro bellissimo sogno è svanito ieri sera a Düsseldorf: la Svizzera ha dovuto dire addio al sogno di giocarsi una semifinale europea, decisamente abbordabile, inchinandosi all’Inghilterra, capace di restare fredda, gelida, implacabile ai calci di rigore. Il gol di Embolo, il pareggio di Saka, le parate di Sommer nel supplementare, l’occasione per Ndoye a pochi secondi dalla fine e infine il rigore sbagliato da Akanji, che ha fatto da preludio a quello decisivo, e realizzato, da Alexander-Arnold: il film della sfida di ieri sera è ancora presente nelle nostre teste e nei nostri occhi. E ci resterà ancora per un po’.
Sì, perché ancora una volta, come 3 anni fa, il nostro cammino europeo si è interrotto ai quarti di finale e ai rigori, ma se nel 2021 fu la Spagna a estrometterci, questa volta l’Inghilterra è apparsa decisamente battibile, visto anche quanto poco abbiano inciso i loro giocatori più importanti e milionari, Bellingham, Kane e Foden su tutti.
Ovviamente ora vive il rammarico, il senso di dispiacere, ma la sconfitta di ieri non deve cancellare quanto di buono la nostra Nazionale ha mostrato in Germania: ha pareggiato, subendo la rete in pieno recupero, contro i padroni di casa, ha battuto, umiliando, l’Italia e se l’è giocata alla pari con l’Inghilterra. Oltre a mostrare un grande atteggiamento, un’ottima attitudine in campo e una grande crescita dei giovani, Vargas e Ndoye in particolare. Per cui, tanto di cappello, tanti applausi alla squadra che ha mostrato orgoglio, sacrificio e senso di appartenenza.