È un problema conosciuto da molti, se non tutti, in Svizzera: le chiamate a freddo da parte assicuratori che tentano di far cambiare cassa malati all'interlocutore. Ma presto questa fastidiosa pratica dovrebbe appartenere al passato. Gli intermediari assicurativi non saranno infatti più in grado di chiamare le persone inaspettatamente o di addebitare prezzi eccessivi. Saranno inoltre tenuti a redigere un protocollo di consulenza. Se manca una di queste tre condizioni, l’assicuratore recalcitrante rischia una multa fino a 100’000 franchi.
È quanto prevede il testo della convenzione delle associazioni professionali Curafutura e Santésuisse, che il Consiglio federale ha recentemente reso vincolante. Tali misure, in vigore dal primo settembre 2024, si applicheranno per i premi 2025 e quindi per il prossimo periodo di cambio cassa malati.
Secondo questa regola, agli intermediari non è consentito contattare potenziali clienti con i quali non hanno precedenti rapporti. Condizione soddisfatta se la persona contattata non ha mai avuto un contratto con l'assicurazione in questione o se il rapporto contrattuale è terminato da più di tre anni o se la persona in questione ha un legame con l'estero e ha potuto essere esentata dall'obbligo stipulare un'assicurazione. Non è invece considerata chiamata a freddo la pratica di contattare una persona su segnalazione di un suo conoscente.
Per quanto riguarda il compenso per il consulente, per l'assicurazione di base è accettabile un premio massimo di 70 franchi per assicurato. Per le assicurazioni complementari l'importo può arrivare fino a un massimo di 16 premi mensili per abbonamento. Una norma questa che si applicherà dal 31 gennaio 2025 alle domande di adesione presentate dagli intermediari a partire dal 2025. Inoltre, le compagnie di assicurazione possono pagare le commissioni solo agli intermediari che forniscono un protocollo di consulenza completo. Spetta infine all'autorità di vigilanza interessata verificare l'importo delle commissioni di intermediazione concordate, rispettivamente all'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) per l'assicurazione di base e all'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) per le assicurazioni complementari.