Mondo, 09 settembre 2024

“Il sistema d’asilo uccide più vite di quante ne salvi”

Dopo l’attentato di Solingen, un esperto propone di rivedere la politica d’accoglienza

Il siriano che ha accoltellato a morte tre persone alla festa della diversità di Solingen e i due sans papier che dopo una serie di furti hanno inseguito e picchiato un giovane ebreo a Davos, sono solo gli ennesimi esempi del fallimento della politica d’asilo europea e di conseguenza anche svizzera, visto che il nostro Paese applica alla lettera l’accordo di Dublino. Illudendoci di accogliere persone in fuga dalle guerre, stiamo in realtà aprendo le porte a criminali e avventurieri di ogni sorta, mentre le vere vittime restano confinate nei loro paesi. “ Il sistema d’asilo è completamente da riformare, oggi come oggi non salva alcuna vita umana ma in compenso uccide cittadini innocenti che soccombono alla violenza dei nuovi arrivati”, sostiene il professore di sociologia ed esperto di migrazioni Ruud Koopmans in un’intervista rilasciata alla Sonntagszeitung.
 
Chiedono protezione e poi uccidono
Le cifre gli danno ragione. In un solo anno 47.923 tedeschi sono stati vittima di reati violenti commessi da richiedenti l’asilo. In 258 casi si è trattato di omicidio o tentato omicidio, ciò che significa che praticamente ogni giorno e mezzo un migrante tenta di uccidere un indigeno, spesso riuscendovi. Nel senso inverso, solo 3 migranti hanno perso la vita per mano di un tedesco (compresi i doppi passaporti e i naturalizzati). La sproporzione è evidente, ma per qualcuno il problema è ancora l’estrema destra. Le stesse cifre, su scala ridotta, si ritrovano anche in Svizzera. L’anno scorso i richiedenti l’asilo hanno commesso la bellezza di 1.312 reati contro la vita e l’integrità della persona. La nazionalità più rappresentata è quella afghana, con 293 reati violenti. Per quanto riguarda gli altri tipi di reati, nella statistica criminale 2023 si contano 4.178 reati contro il patrimonio commessi da richiedenti l’asilo, 1.695 reati contro la libertà personale e ben 278 reati contro l’integrità sessuale, tutti commessi da persone che sono venute nel nostro Paese a chiedere protezione ma poi hanno abusato della nostra accoglienza.

 
Quasi tutti dai Paesi musulmani
 Ho analizzato tutti gli attacchi terroristici mortali in Europa dal 2015 – afferma Koopmans -. Quasi tutti gli autori sono arrivati in Europa come rifugiati. Pochissimi di loro sono cresciuti qui. La crisi dei rifugiati del 2015, quando centinaia di migliaia sono arrivati in Europa a causa della guerra siriana, ha avuto un forte impatto negativo sul panorama della sicurezza. E non parliamo solo di terrorismo. Stiamo assistendo anche a un’altissima sovrarappresentazione di autori di reati provenienti da Paesi musulmani, spesso richiedenti asilo respinti, nell’ambito della violenza comune e dei reati sessuali”. Il fenomeno è sotto gli occhi di tutti, anche qui in Ticino, dove non c’è praticamente più nessuno che non abbia subito o non sia stato testimone di un reato commesso da richiedenti l’asilo provenienti dai Paesi islamici. Eppure la politica non muove un dito. Continua ad applicare alla lettera un regolamento che non solo si sta dimostrando inefficace ma sta pure distruggendo quel poco di pace che ancora c’era in Svizzera.
 
Due problemi si sovrappongono
 I politici avrebbero dovuto reagire molto tempo fa - dice Koopmans -. Abbiamo due problemi acuti che si sovrappongono: l’islamismo e la mancanza di controllo sull’immigrazione per asilo. Entrambi devono essere affrontati immediatamente”. Per quanto riguarda l’islamismo, l’esperto di migrazioni sostiene che bisognerebbe innanzitutto “ riconoscere finalmente che si tratta di un’ideologia violenta e antidemocratica che deve essere combattuta alla stregua dell’estremismo di destra”. Abituati nei decenni ad accogliere musulmani moderati, come i kosovari o i turchi, noi europei tendiamo a sottovalutare la pericolosità dell’ideologia che pervade molti dei nuovi arrivati. “ In Belgio e in Francia più della metà dei musulmani aderisce a una visione fondamentalista dell’Islam, fortemente legata all’antisemitismo – afferma Koopmans -. Considerano l’Occidente come nemico dell’Islam e credono che ci sia una grande battaglia nel mondo tra credenti e non credenti. Questa ideologia è il terreno fertile per la violenza”.
 
Aiutiamo i forti e non i deboli
Il secondo problema è la mancanza di controllo sull’immigrazione per asilo. Oggi chiunque si presenti al confine europeo e chieda protezione viene automaticamente accolto. “ Oggi accogliamo coloro che arrivano in Europa attraverso una rotta pericolosa, con l’aiuto di costosi trafficanti di esseri umani - osserva Koopmans -. Così aiutiamo i forti e i ricchi, non chi ha più bisogno di protezione. La maggior parte di questi sono giovani uomini e non famiglie, poveri, anziani, malati, feriti o persone provenienti da Paesi troppo lontani dall’UE”. Inoltre, l’attuale sistema sembra fatto apposta per facilitare gli abusi. “ Oggi i richiedenti asilo respinti possono recarsi in un altro Paese europeo e, al loro ritorno, possono presentare una nuova domanda e il caso deve essere riesaminato nuovamente. Un’enorme quantità di tempo perso”.
 
La soluzione? I contingenti
Come uscirne? Secondo Koopmans, con un sistema di contingenti. L’Europa dovrebbe smetterla di ospitare le procedure d’asilo sul proprio suolo. Ogni Paese dovrebbe decidere quante persone aiutare ogni anno e poi offrire questi posti alle persone più bisognose, aiutandole direttamente nei loro Paesi d’origine oppure in certi casi accogliendole in Europa. Un po’come in Australia, dove è bastato porre fine alla possibilità di presentare domanda d’asilo per bloccare di colpo l’afflusso di imbarcazioni di fortuna dall’Indonesia. Oggi l’Australia accoglie ancora migranti. Ma non qualsiasi malintenzionato bussi alla porta. È lo Stato a decidere chi può entrare. Uno Stato che si fa rispettare.

L. B.
*Dal MDD

Guarda anche 

Il presidente della Corea del Sud arrestato dopo un'irruzione della polizia

Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol (nella foto) è stato arrestato mercoledì in seguito ad un nuovo assalto alla sua residenza da parte della polizia, ch...
15.01.2025
Mondo

Un teatro di Parigi rischia la bancarotta dopo aver invitato un gruppo di migranti che rifiuta di andarsene

Un teatro di Parigi rischia la bancarotta dopo aver aperto le porte a un gruppo di migranti per un evento. Tuttavia i circa 300 migranti africani continuano a occupare il...
15.01.2025
Mondo

Spagna: Sánchez limita l'acquisto di case agli stranieri

La Spagna sta affrontando una grave crisi abitativa, con l’aumento dei costi degli affitti e degli immobili che sta mettendo in difficoltà milioni di citt...
14.01.2025
Mondo

Militanti ecologisti vandalizzano la tomba di Darwin a Londra

Lunedì militanti del gruppo ecologista Just Stop Oil hanno imbrattato con della vernice la tomba del famoso naturalista Charles Darwin nell'Abbazia di Westmins...
14.01.2025
Mondo

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto