I richiedenti l'asilo ammessi temporaneamente non dovrebbero poter beneficiare del ricongiumento familiare. Il Consiglio nazionale ha accolto martedì con 105 voti favorevoli, 75 contrari e 9 astenuti una mozione dell'Udc, nonostante il parere contrario del Consiglio federale. Mercoledì il Consiglio degli Stati deciderà a sua volta se approvare la misura. Il testo è stato approvato nel corso di una seduta straordinaria voluta dall'Udc in cui si denuncia il “caos dell'asilo”. Sul tavolo sono state presentate diverse mozioni del Partito per inasprire la politica di asilo.
La sua rivolta contro la cosiddetta “invasione” dei migranti ha convinto il PLR e il Centro su un punto: gli stranieri ammessi provvisoriamente non dovrebbero più avere diritto al ricongiungimento familiare. Alla fine del 2023, in Svizzera erano ammesse provvisoriamente 45'000 persone che normalmente avrebbero dovuto lasciare la Svizzera, secondo quanto riferito dal deputato Jean-Luc Addor (UDC/VS). Questo status non equivale ad un diritto di soggiorno in Svizzera, hanno sottolineato diversi eletti dell'UDC. Prevenire il ricongiungimento familiare colpisce i più vulnerabili, i bambini e le donne, ha invece criticato invano Laurence Fehlmann Rielle (PS/GE).