La controversia sulle remunerazioni che possono considerarsi esorbitanti corrisposte dal Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) guidato dalla consigliera federale Viola Amherd si arrichisce di un nuovo caso.
Questa volta è venuto alla luce che un ex ufficiale è stato richiamato per una missione speciale con una paga giornaliera di 1800 franchi, per 15 mesi per un totale quindi di 412'300 franchi tra marzo 2020 e maggio 2021.
Il caso è stato rivelato venerdì dal Tages-Anzeiger e riguarda un militare di carriera che all'epoca non era più in servizio. Ma gli è stato chiesto di “ritornare” come consulente per una missione particolare e urgente in un periodo delicato. Si trattava di trovare protezione, soprattutto maschere di protezione, durante il Covid.
Ufficiale di carriera, l'uomo in questione aveva lavorato tra il 2000 e il 2009 nel settore logistico dell'esercito. In seguito aveva diretto un'azienda ed esercitato come consulente. E alla fine, per il suo mandato durante la crisi Covid, che era stato prorogato, ha ricevuto più di 410'000 franchi.
Interpellato dal quotidiano svizzerotedesco, il DDPS spiega che il compenso di quest'uomo corrispondeva all'incirca alla media di quello previsto per i consulenti. La somma, fa notare il Tages-Anzeiger, supera tuttavia il tetto finanziario complessivo previsto, che è stato superato del doppio. Da questo lato il DDPS si giustifica sostenendo che la Svizzera stava attraversando una crisi eccezionale e che l'urgenza della situazione e il profilo ricercato non consentivano un contratto di lavoro che rispettava i limiti.
Tuttavia un avvocato lucernese ha sporto denuncia in merito a questo caso, sospettando un possibile abuso d'ufficio o una gestione ingiusta. La questione dei compensi straordinari versati dal DDPS ha quindi ora un risvolto penale su cui un tribunale dovrà pronunciarsi.