La Svizzera ha investito miliardi nell'acquisto di 36 F-35A, descritti dall’Esercito svizzero come il futuro della sua flotta aerea. Questi jet stealth sono considerati tecnologicamente avanzati e progettati per rimanere operativi fino al 2060, con costi di acquisizione e operativi dichiarati inferiori rispetto ad altre opzioni. Tuttavia, la loro scelta ha suscitato opinioni contrastanti, con il miliardario Elon Musk che ha recentemente criticato i jet da combattimento con equipaggio come ormai superati.
Le Critiche di Elon Musk
Musk, fondatore di SpaceX e Tesla, sostiene che i droni rappresentino il futuro della guerra aerea, definendo i jet pilotati "obsoleti". Ha puntato il dito direttamente contro l’F-35, definendolo un progetto “complesso e costoso” e lamentando la mancanza di una vera specializzazione. Secondo lui, i droni, più flessibili e meno rischiosi per i piloti, sono la soluzione ideale per i conflitti moderni.
Il Punto di Vista Strategico
Non tutti condividono questa visione. Mauro Gilli, esperto del Politecnico federale di Zurigo, ha sottolineato che il valore dell’F-35 risiede nella sua tecnologia avanzata, in particolare nei sistemi software ed elettronici, che resterebbero comunque necessari anche per i droni. Inoltre, la presenza di aerei come l’F-35 spinge rivali come Russia e Cina a investire in contromisure tecnologiche, costringendoli a fare scelte strategiche e allocare risorse significative per rispondere a queste minacce.
Un Dibattito Aperto
Mentre Elon Musk insiste sul ruolo centrale dei droni, gli F-35 rimangono al centro di programmi militari in diversi Paesi, tra cui Germania, Polonia e Romania. La Svizzera, con il suo acquisto, scommette su una combinazione di tecnologia e strategia, consapevole delle critiche ma convinta della necessità di garantire una difesa a lungo termine. Il dibattito sul futuro dei conflitti aerei, tuttavia, resta più aperto che mai.