GINEVRA – Dopo la qualificazione già ottenuta per il turno successivo di Conference League, dopo essersi portato nei piani altissimi della classifica di Super League, ieri il Lugano è incappato in una giornata no, venendo surclassato e battuto per 3-0 dal Servette che in casa sua ha comandato la partita dal primo all’ultimo minuto. Neanche l’espulsione rimediata da Cognat è riuscita a rimettere sui binari giusti i ragazzi di Croci-Torti che restano comunque in seconda posizione in graduatoria, a -1 dal Basilea, e che ora devono rimettere assieme le idee in vista anche della prossima sfida valida per la Coppa Svizzera.
Che sarebbe stata una partita complicata, quella disputata ieri allo Stade de Geneve, lo si sapeva già prima del calcio d’inizio, ma sono stati i primi minuti della contesa a far capire che il Lugano rischiava di dover vivere un pomeriggio non semplice. Le due traverse di Severin, le parate di Saipi, le difficoltà nel creare gioco sono stati tutti campanelli d’allarme che poi hanno portato, a inizio ripresa, alla rete di Crivelli. La doppietta nel finale dell’ex Rouiller ha solo completato l’opera, certificando una brutta prestazione del complesso ticinese, probabilmente la più opaca e meno lucida dall’inizio della stagione.
Una stagione ancora lunga, lunghissima, che vede in ogni caso Bottani e compagni in lotta su tre fronti e con l’ottavo di finale di Coppa Svizzera alle porte. Mercoledì al Municipal di Yverdon sarà battaglia vera, non solo perché i biancoveri non veleggiano in acque serene in campionato e Mangiaratti è appeso a un filo, ma anche perché lo stesso Lugano ha immediatamente bisogno di dare una risposta, di ritrovare il suo gioco e i suoi risultati, per presentarsi al meglio alla non semplice sfida di domenica prossima a Lucerna.
Una giornata storta può capitare, un inciampo non compromette quanto fatto fin qui, ma le grandi squadre si vedono anche nei momenti di difficoltà, per come sanno reagire a qualche schiaffo di troppo preso durante una partita nata male e finita anche peggio.