LUGANO – Primo posto in campionato, con tanto di titolo di campione d’inverno. Ottavi di finale di Conference League diretti conquistati. Un ottavo di finale di Coppa Svizzera da disputare a fine febbraio. Se il Lugano avesse conquistato lo scorso giugno anche la Coppa nazionale della stagione 2023/2024, quest’anno sarebbe stato quello storico, quello perfetto, quello indimenticabile per i colori bianconeri. Quella sconfitta ai rigori col Servette, invece, rende il tutto leggermente più opaco, ma sempre scintillante e memorabile.
Questo Lugano rispecchia in tutto e per tutto il temperamento, il carattere, l’idea di calcio e di gioco del suo timoniere, quel Mattia Croci-Torti da Vacallo che, da quando si è seduto sulla panchina dei sottocenerini, è stato in grado di cambiare il volto a una squadra ora pronta a fare il salto di qualità totale. Certo il Crus può contare su pedine fondamentali, come Renato Steffen – quando si accende lui, tutto il Lugano riesce a rendere al meglio – ma anche uno Zanotti che rappresenta un vero e proprio lusso per il nostro campionato. Ma non solo…
Papadopoulos è stata un’ottima sorpresa o, per meglio dire, una grande conferma: arrivato dal Borussia Dortmund, l’esterno si è preso la sua posizione in campo, riuscendo a inanellare prestazioni su prestazioni di alto livello. Ma come dimenticare Belhadji o Mattia Bottani che, dopo le difficoltà incontrate nei primi mesi di questa stagione, sta regalando calcio e giocate su tutti i campi nazionali e internazionali?
Questo Lugano, quindi, è pronto a puntare in alto e lo stesso Mattia Croci-Torti ha messo nel mirino il titolo di campione svizzero, senza nascondersi. Se la squadra, dopo la pausa natalizia, tornerà con la testa giusta e sarà pronta a seguirlo in tutto e per tutto, allora nulla sarà a lei precluso, ma per rendere il tutto possibile sarà necessario una mano anche da parte della società: un attaccante, in primis, e magari un centrocampista sarebbero due regali molto ma molto graditi da trovare sotto l’albero. Se non necessari…