Il ministro delle Finanze italiano Giancarlo Giorgetti è stato nominato ministro delle Finanze dell'anno per la rivisita The Banker, mensile sugli affari internazionali del Financial Times, rinomato quotidiano economico-finanziario britannico oggi di proprietà della holding giapponese Nikkei.
Il riconoscimento a Giorgetti è per "aver ottenuto il rispetto per i suoi tentativi di ridurre il crescente deficit italiano e sostenere gli investimenti pubblici, con un piano a lungo termine per ridurre l'imponente rapporto debito/PIL del Paese".
"Essere il ministro delle Finanze italiano è un compito ingrato. I problemi economici che affliggono il Paese sono molteplici: crescita lenta, bassa produttività, elevata evasione fiscale e uno dei maggiori oneri del debito pubblico al mondo", scrive The Banker, sottolineando che "queste sfide spiegano perché negli ultimi due decenni molti governi italiani hanno fatto ricorso alla nomina di ministri delle Finanze per lo più tecnocratici".
"Giorgetti, nominato nel 2022, rappresenta una notevole eccezione. È un operatore politico veterano, considerato un membro moderato e relativamente pro-europeo del partito della Lega, che fa parte della coalizione di governo italiana di destra", spiega la rivista britannica. "Pur non essendo la prima scelta del primo ministro Giorgia Meloni, Giorgetti è emerso rapidamente come una voce pragmatica in un governo che, secondo i critici, è spesso troppo affezionato alla retorica e alla politica populista. Le sue rinomate capacità di networking sono venute alla ribalta nel suo ruolo di ministro delle Finanze, attingendo alla sua vasta carriera politica", si legge nell'articolo.
La Commissione europea stessa ha elogiato il suo lavoro, ritenendo la legge di bilancio 2025 dell’Italia in linea con le sue raccomandazioni e regole, descrivendo al contempo il piano di rimborso del debito del Paese come “credibile” e “sostenibile”.
Il via libera dell’UE per l’Italia è stata una vittoria significativa per Giorgetti e il governo italiano, considerando che pochi paesi hanno rispettato gli impegni e le regole del blocco, sottolinea The Banker. In effetti, la Commissione ha rimproverato diversi paesi, tra cui Germania e Paesi Bassi, per aver speso troppo. Nel mese di ottobre, l’agenzia di rating Fitch ha alzato l’outlook dell’Italia da stabile a positivo.
Il cambiamento “riflette che la recente performance fiscale più forte e l’impegno nei confronti delle regole fiscali dell’UE indicano una potenziale riduzione dei rischi fiscali e finanziari a medio termine derivanti dai livelli di debito eccezionalmente elevati dell’Italia”, ha affermato Fitch.