In una lunga intervista alla "NZZ am Sonntag", la direttrice dell'Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) Claudia Kratochvil ha criticato pesantemente la politica di asilo della Confederazione e in particolare i suoi effetti sui comuni. Secondo Kratochvil "il sistema svizzero d’asilo rischia il collasso". La rappresentante dei comuni svizzeri sottolinea che quasi un terzo dei comuni considera il mantenimento dei richiedenti l'asilo come uno dei maggiori problemi e ritiene che l’accettazione dei migranti sia in calo tra la popolazione. Inoltre, l’utilizzo di rifugi della protezione civile per alloggiare asilanti non sarebbe più l’eccezione, ma la norma.
In questo contesto Kratochvil deplora i tagli al budget previsti dalla Confederazione, in particolare la riduzione di mezzo miliardo di franchi all'anno nel pacchetto integrazione. Lei ritiene che ciò avrà gravi ripercussioni sui comuni. Inoltre, l'ACS chiede a Berna di accelerare il trattamento dei dossier, precisando la cifra di 22'000 persone che "sono in coda e bloccando i posti che sarebbero urgentemente necessari". La direttrice, tuttavia, accoglie con favore il fatto che i comuni siano più integrati nel pensiero strategico generale, e accoglie con favore lo svolgimento di un vertice nazionale, che avrà luogo quest'autunno.