CELJE (Slovenia) – Sulla carta il Celje era nettamente inferiore al Lugano. Sul campo si è visto che la formazione slovena non eccelle certo in qualità, ma i bianconeri ci hanno messo del loro per favorire la vittoria della formazione di Riera nel match di andata degli ottavi di finale di Conference League. Per carità l’1-0 maturato allo Stadion Z’dezele non compromette il cammino europeo del Lugano – a cui il passaggio del turno regalerebbe 1,3 milioni di franchi – ma giovedì prossimo servirà una rimonta e un approccio diverso rispetto a quello mostrato ieri sera.
Gli sloveni hanno disputato una partita col coltello fra i denti, aggredendo e pressando i bianconeri fin dal primo minuto. Se con l’andare del tempo il Lugano è riuscito a prendere le misure al Celje, soffrendo meno le ripartenze dei padroni di casa, la stessa cosa non si può dire per i primi 25’ in cui la squadra di Mattia Croci-Torti ha ballato, facendosi mettere totalmente sotto pressione per poi regalare la rete del vantaggio a causa di una lettura completamente sbagliata di Papadopoulos.
Da quel momento la partita è cambiata e il Lugano si è fatto nettamente favorire, costruendo parecchio, costruendosi diverse palle gol, senza però riuscire a trasformare in oro quanto creato. Le due occasioni sciupate da Koutsias sono state da bollino rosso, ma tant’è… l’unica cosa sicura è che in vista di giovedì prossimo i bianconeri devono recuperare soprattutto freschezza fisica, oltre alla lucidità mentale. Il ritorno di Bislimi – al posto di un Grgic ampiamente sottotono – è assolutamente essenziale. Sperando che le assenze di Bottani e Papadopoulos per squalifica non pesino più del dovuto.