Dall’inizio dell’anno, in tutta la Svizzera è entrato in vigore il divieto di dissimulazione del volto. Una norma che si applica sia a tifosi violenti o manifestanti, sia a turiste provenienti da Paesi arabi che, per motivi culturali o religiosi, scelgono di non mostrare il viso in pubblico. Tuttavia, molte riescono a eludere la legge in modo semplice quanto efficace: indossano una mascherina chirurgica, come quelle rese comuni durante la pandemia da Covid-19.
A riportare la notizia è l’emittente svizzera SRF, che ha raccolto la testimonianza di un operatore turistico attivo a Interlaken, una delle destinazioni più popolari per i visitatori provenienti da Arabia Saudita, Kuwait o Qatar. Questo stratagemma, già noto in Paesi dove esistono norme simili (come la Francia), consente di coprirsi il volto senza incorrere in sanzioni. E alcuni cantoni, come il Ticino, convivono con il divieto da ancora più tempo.
Le forze dell’ordine? Impotenti
Le autorità di polizia ammettono la difficoltà di intervenire. «Non possiamo sapere se una persona indossa la mascherina per motivi sanitari oppure no», afferma una portavoce. Di fatto, il trucco rende la norma difficile da far rispettare.
Renato Julier, direttore del turismo locale, spiega che il divieto è noto anche alle turiste stesse, ma che ciò non ha avuto ripercussioni negative sul flusso turistico. «La maggior parte delle ospiti si adatta. Non lo percepiscono come un attacco alla loro cultura», ha dichiarato.
Wobmann: “La polizia deve chiedere”
Walter Wobmann, ex consigliere nazionale dell’UDC e promotore dell’iniziativa sul divieto del burqa, sostiene che le eccezioni previste dalla legge — per motivi di salute — devono essere giustificate. «Chi afferma di avere problemi di salute, dovrebbe poterlo dimostrare con un certificato medico», ha affermato, aggiungendo che la polizia dovrebbe chiedere informazioni specifiche in caso di dubbi. In caso contrario, secondo lui, si tratta di un’evidente elusione della legge.
Attualmente, l’unico caso sanzionato legato al divieto di dissimulazione è stato registrato a Zurigo, ma la persona interessata ha presentato opposizione. Più frequenti, invece, risultano le multe in contesto di manifestazioni pubbliche.