LOSANNA – Sono bastati 10’ giocati bene al Lugano per uscire indenne dalla complicata trasferta di Losanna, ma quei 10’ hanno evidenziato nuovamente come in questo momento i bianconeri fatichino tremendamente a disputare una partita intera senza errori, senza andare in difficoltà e senza quei cali di resa e di concentrazione che stanno condizionando e caratterizzando il 2025 dei sottocenerini. Alla fine il punto ottenuto a Losanna, con l’1-1 definito anche dal rigore di Grgic, poteva e può andare bene a entrambe le formazioni, che così si giocheranno le loro possibilità di disputare una competizione europea nell’ultimo turno, ma il Lugano avrà bisogno di fare molto di più per non cadere al cospetto dell’YB.
Già, proprio quell’YB capace di sommergere di reti il Basilea fresco campione e con nella testa ancora la festa per il titolo e che arriverà a Cornaredo nel prossimo weekend con la possibilità di conquistare ancora la seconda posizione in classifica. Insomma, tutto è aperto, tutto è in ballo e se il Lugano vorrà ascoltare la musichetta della Conference League l’anno prossimo dovrà mostrare il suo vero volto, ovvero quello ammirato fino allo scorso dicembre, sennò saranno guai.
La classifica recita: Lugano 53 punti, Losanna e Lucerna 52. Mentre sabato i bianconeri ospiteranno l’YB, il Losanna si recherà a Ginevra – col Servette che si deve difendere dagli attacchi dei gialloneri bernesi – mentre il Lucerna scenderà in campo a Basilea, contro una squadra sicuramente più concentrata sulla finale di Coppa Svizzera. Ecco, proprio quell’atto conclusivo potrebbe rappresentare lo spartiacque del futuro europeo del terzetto ancora in lotta per la quarta/quinta posizione: se i renani dovessero fare il loro contro il Bienne, che nel frattempo ha mancato la promozione in Challenge League, allora le porte europee si aprirebbero anche per la quinta classificata in Super League. Altrimenti… saranno due le squadre a “piangere” e una sola a sorridere. Insomma, tutto è aperto e ci attendono 90’ di tensione e di emozione.