Lodevole Municipio di Lugano,
nelle scorse settimane diverse persone mi hanno segnalato, anche con l’invio di foto, che a Lugano non è raro vedere delle donne musulmane – probabilmente turiste – che circolano impunemente con il volto coperto, in barba al divieto di dissimulare il volto entrato in vigore a livello cantonale il 1.luglio 2016 e a livello nazionale il 1. gennaio scorso.
Con la presente petizione, nella mia veste di promotore dell’iniziativa popolare cantonale contro la dissimulazione del volto in pubblico approvata il 22 settembre 2013 dal 66,2% dei ticinesi, e nella mia veste di copromotore dell’analoga iniziativa popolare federale approvata dal Popolo e dai Cantoni il 7 marzo 2021, vorrei invitare il Municipio di Lugano a far rispettare con maggior solerzia dalla polizia comunale il divieto costituzionale, richiamando all’ordine anche gli albergatori che ospitano queste turiste e ai quali compete in primis la responsabilità di informarle del divieto al momento della riservazione della camera.
Difatti, secondo l’Ordinanza federale concernente le multe disciplinari, il divieto di dissimulare il volto non vale solo nei luoghi pubblici ma anche negli alberghi, e i titolari degli stessi avrebbero il dovere di far rispettare la legge all’interno delle loro strutture, anche per rispetto degli altri clienti. Il fatto che le turiste arabe spendano generalmente assai di più rispetto a quelle che provengono da altri Paesi non è un buon motivo – come già era stato chiarito nei dibattiti che avevano preceduto le votazioni - per chiudere un occhio nei confronti di chi trasgredisce il divieto.
Del resto, in un promemoria diffuso in vista dell’entrata in vigore del divieto, la Federazione svizzera del turismo aveva messo bene in chiaro che è illegale coprirsi il volto in luoghi pubblici e privati aperti al pubblico o “nasconderlo in modo tale da non rendere riconoscibili i tratti del viso”, specificando che il divieto “riguarda in particolare le persone che indossano il niqab o il burqa”, con un chiaro riferimento dunque alle turiste musulmane. V’è da augurarsi che anche Ticino Turismo, che investe molto nel mercato dell’Arabia Saudita, informi adeguatamente le turiste arabe onde evitare malintesi al loro arrivo in Ticino.
La legge federale del 29 settembre 2023 sul divieto di dissimulare il viso, entrata in vigore il 1. gennaio 2025, prevede delle eccezioni, fra cui ad esempio quella mirante a “proteggere o ripristinare la salute propria o di terzi”. Come messo in evidenza di recente anche da un servizio della televisione svizzero tedesca concernente la regione dell’Oberland bernese, non poche turiste musulmane sfruttano questa eccezione per aggirare furbescamente il divieto indossando delle mascherine anti-Covid, che, in combinazione con il velo islamico e magari anche gli occhiali da sole, ottengono l’effetto di mascherare completamente il viso, come un burqa. Comprensibilmente, in casi del genere la polizia non sa come comportarsi. Chiedo dunque al Municipio di far chiarezza su questo aspetto chiedendo spiegazioni alle competenti autorità federali, in modo da evitare che i cittadini svizzeri vengano presi per il naso.
In particolare si tratta di chiarire se il porto di una mascherina anti-Covid, specie in combinazione con copricapi e foulard che nascondono il resto del viso, sia lecito anche quando non sono in corso epidemie e pandemie conclamate o quando con ogni evidenza non vi sono validi motivi di salute giustificati ad esempio da certificati medici. A tal proposito, emblematiche sono le due foto allegate a questa petizione e scattate nelle scorse settimane a Lugano. Nella prima si vede una donna musulmana velata che indossa una mascherina anti-Covid e che dunque teoricamente non potrebbe essere multata; nella seconda si vede invece una donna musulmana velata che si copre il viso con un niqab e che dunque dovrebbe essere multata, dato che questo pezzo di stoffa ha semmai un significato religioso e non è certo atto a “proteggere o ripristinare” la salute propria o di terzi. Entrambe queste turiste, apparentemente in buona salute, nascondono quasi tutto il viso, ma una è multabile e l’altra no: non è paradossale?
Una mancanza di regole chiare su questo tema consentirebbe fra l’altro di aggirare la legge laddove la stessa sancisce che “nella misura in cui la sicurezza e l’ordine pubblici non sono pregiudicati, l’autorità competente può autorizzare la dissimulazione del viso in luoghi pubblici se è necessaria alla protezione della persona che esercita il diritto fondamentale alla libertà di opinione o di riunione”. Difatti ai manifestanti basterebbe indossare una mascherina anti-Covid.per evitare di richiedere le necessarie autorizzazioni, e anche gli hooligan potrebbero ricorrere a questo espediente per non essere riconosciuti dalla polizia durante le loro manifestazioni distruttive senza infrangere il divieto costituzionale di dissimulare il volto in pubblico.
Giorgio Ghiringhelli