SINGAPORE (Singapore) – Dopo le medaglie olimpiche, dopo le medaglie iridate in vasca corta, Noè Ponti è finalmente riuscito a conquistare le sue prime medaglie mondiali anche in vasca lunga. Le prime, appunto, perché la carriera del nuotatore ticinese è e sarà ancora molto lunga e le medaglie si susseguiranno.
Nelle acque clorate di Singapore, Noè Ponti ha dimostrato non solo una grande maturità, rinunciando ai 200m Delfino, per concentrarsi sulle gare più adatte al suo nuoto – i 50m e i 100m Delfino – ma anche una grande forza mentale, non tremando nel momento più importante, al cospetto dei grandi nuotatori a livello mondiale. Le due prestazioni offerte nelle due finali disputate hanno dimostrato quanto il ragazzo del Gambarogno sia ormai diventato un atleta da prendere come riferimento in queste gare.
A essere un po’ puntigliosi, e magari un po’ troppo perfettini, l’argento ottenuto nei 50m ha lasciato l’amaro in bocca, non tanto perché Ponti non sia riuscito a conquistare la medaglia più preziosa, ma perché il rossocrociato ha dominato la gara dal primo all’ultimo metro. O quasi… perché negli ultimi 15 il francese Grousset è riuscito a compiere un soprasso incredibile e assolutamente inaspettato, che ha tolto a tutti noi una gioia infinita. Per quanto riguarda i 100m, invece, l’argento era senza dubbio il miglior risultato a cui si poteva aspirare, visto che sempre lo stesso transalpino è stato in grado di dominare la gara, a partire dallo stacco dal blocchetto, fino al tocco conclusivo della piastra.
Insomma, la sfida è lanciata, non solo in ottica Los Angeles 2028 ma anche per i prossimi appuntamenti iridati ed europei: il duello con Grousset è aperto e Noè, ne siamo sicuri, continuerà a farci divertire ed entusiasmare.