BERNA – Fuori dalle coppe europee, eliminato dal Cham in Coppa Svizzera e in totale difficoltà in campionato. La stagione del Lugano è iniziata nel peggiore dei modi, tanto è vero che i bianconeri fin qui in Super League hanno vinto solo 1 volta, contro il Basilea, nelle prime 4 partite, facendo aumentare in maniera esponenziale i dubbi sulla reale forza della rosa a disposizione di Mattia Croci-Torti. Anche ieri il Crus ha dovuto fare i conti con i rumors di mercato – Papadopoulos non è stato neanche convocato – e ha dovuto schierare una formazione rimaneggiata e sorprendente che, a conti fatti, ha resistito soltanto 45’.
Già, perché se da una parte il mercato non ha certo dato una mano al Lugano – le partenze sono state importanti, gli arrivi poco determinanti e i rumors sui possibili addii si fanno ancora sentire – dall’altra è altrettanto vero che ieri al Wankdorf si è vista una squadra in grado di giocarsela alla pari con i gialloneri nel primo tempo (la cronica mancanza di gol però è un dato di fatto che pesa tantissimo) per poi sciogliersi come neve al sole nella ripresa dove, di fatto, Saipi e compagni non sono mai riusciti a farsi vedere in fase realizzativa.
Le due settimane di pausa dopo la Coppa Svizzera non hanno di fatto cambiato l’inerzia iniziale di questa stagione e, a essere onesti, all’orizzonte non si vedono spiragli positivi che possano indicare un cambio di marcia e di direzione immediati. La società dal canto suo fortunatamente continua a difendere l’operato di Mattia Croci-Torti, ma i numeri iniziano a pesare e le prestazioni offerte dal Lugano fin qui non dovrebbero far dormire sogni tranquilli: c’è bisogno di un colpo di spugna, di qualche innesto importante in rosa per riprendere in mano una situazione che partita dopo partita si fa sempre più complicata.