LUGANO - È ora di dirlo senza giri di parole: i ticinesi sono i più tartassati della Svizzera. I premi di cassa malati qui da noi volano fino al +25% rispetto alla media nazionale. Ogni anno le famiglie versano cifre astronomiche, e come se non bastasse lo Stato pretende pure di tassare quei soldi già evaporati.
La Lega dice basta. La nostra iniziativa è limpida: deduzione fiscale integrale dei premi cassa malati. Non chiediamo la luna, chiediamo giustizia. Perché se il premio è obbligatorio, allora non è reddito. Punto.
Oggi la deduzione è ferma a 5’500 franchi, mentre i costi reali superano di slancio i 9’000. Noi proponiamo di portare le deduzioni a 9’000 per i singoli e 18’000 per le coppie, con la possibilità per pensionati e famiglie di cumulare i vantaggi. Non è teoria: significa un risparmio annuo tra 130 e 1’000 franchi a nucleo familiare.
E non è un regalo ai ricchi, come qualcuno prova a far credere. Il 70% del beneficio fiscale andrà a chi ha un reddito imponibile inferiore ai 100’000 franchi. Questa è una misura pensata per il ceto medio, quello che paga i premi senza sussidi e le tasse senza scappatoie, quello che tiene in piedi il Cantone mentre la politica fa promesse vuote.
I costi? Ridicoli. Solo l’1% del bilancio cantonale. Una cifra che si recupera facilmente tagliando sprechi, snellendo la burocrazia, digitalizzando servizi che oggi sono ancora fermi agli anni ’80. Basta volerlo.
E attenzione: il 28 settembre non voteremo una sola iniziativa, ma due. Quella della Lega e quella del P$. La differenza è abissale. La nostra è sostenibile, legale, equa. Quella socialista è una follia che costerebbe 300 milioni l’anno, destinata a crescere senza controllo, e che si abbatterebbe come una mazzata sul ceto medio. Altro che giustizia: sarebbe un salasso.
Andrea Sanvido
Vice capo gruppo Lega