SVIZZERA - In un commento pubblicato sul Mattino della Domenica, Lorenzo Quadri mette in guardia contro l’estremismo rossoverde, richiamando i dati dei Servizi informativi della Confederazione (SIC). «Nel 2024 – scrive – il SIC ha registrato 196 eventi di estrema $inistra, di cui 60 violenti. Per contro, gli episodi di estrema destra sono stati appena 25, con un solo atto violento». Numeri che ribaltano la narrazione dominante, dove i media parlano ossessivamente di pericolo fascista ignorando la minaccia reale.
Quadri cita anche casi concreti, come quello di Zurigo, dove il gazebo dell’Udc è stato distrutto durante una festa popolare senza che la sindaca socialista Corine Mauch abbia espresso condanna. Persino un rapporto commissionato dalla stessa città – pensato per denunciare la destra – si è rivelato un boomerang: ha infatti confermato che i veri pericoli per l’ordine pubblico provengono dagli estremisti di sinistra e dagli islamisti.
Il deputato leghista richiama anche la NZZ, secondo cui la vigilanza sul SIC ha certificato che l’intelligence elvetica oggi non ha i mezzi per affrontare l’estremismo rosso con efficacia, complice la riforma voluta da Viola Amherd. Nel frattempo, osserva Quadri, nelle piazze svizzere si moltiplicano manifestazioni non autorizzate, spesso sfociate in vandalismi e aggressioni, che alimentano pure il ritorno dell’antisemitismo. «È questo il modello che vogliamo per la Svizzera?» si chiede.