Dall'inizio dell'anno, il numero di svizzeri che ha emigrato ha raggiunto il livello più alto degli ultimi dieci anni. Ad agosto, oltre 68'000 persone avevano lasciato il Paese, secondo l'ultimo barometro immobiliare della Banca Cantonale di Zurigo (ZKB). Uno dei motivi per l'aumento delle partenze è dovuto alla carenza di alloggi, in particolare nei grandi agglomerati.
Tuttavia, il calo dell'immigrazione netta dovrebbe fornire un certo sollievo al mercato degli affitti nelle principali città. La ZKB non prevede un peggioramento della carenza di alloggi.
Un'altro dei principali motivi che spinge le persone a lasciare la Svizzera rimane l'accesso al mercato del lavoro. E dato che il mercato mostra segni di rallentamento con tensioni commerciali con gli Stati Uniti, crisi nel settore dei macchinari, instabilità geopolitica e investimenti deboli, sempre più residenti in Svizzera cercano fortuna altrove. Secondo l'Adecco Swiss Job Market Index, il calo delle offerte di lavoro sta ora colpendo anche settori tradizionalmente promettenti come la sanità, le professioni amministrative e l'informatica.
La disoccupazione tra gli stranieri in Svizzera è aumentata a settembre, raggiungendo quasi il 5%. Tuttavia, la situazione occupazionale sta migliorando in diversi paesi europei. In Italia, la disoccupazione è scesa al 6% a luglio, il livello più basso dalla crisi finanziaria del 2007. E in Portogallo, è al livello più basso degli ultimi sei mesi. Questa situazione potrebbe in ultima analisi spingere molti lavoratori qualificati a tornare in patria. Inoltre, l'immigrazione netta in Svizzera si attestava a circa 41'400 persone al 31 agosto. Alla stessa data del 2024 era già di circa 50'000.