LEGA - «Fuori dai palazzi sono uno di casa: famiglia, radici, sport che ti rimette a misura d’uomo. Mare quando serve respiro, montagna quando serve distanza; storia, perché senza memoria si inciampa». Così si presenta Daniele Piccaluga, coordinatore della Lega dei Ticinesi, che racconta il suo modo di vivere e di fare politica: «In politica porto ciò che funziona nella vita: lavoro ben fatto, parola data, rispetto delle persone. Meno effetti speciali, più sostanza: dossier, decisioni, risultati».
Alla guida del Movimento, Piccaluga ha dovuto conciliare “caratteri forti” e urgenze concrete: «Ho messo metodo dove serviva, ascolto dove mancava, decisione dove si rinviava. La sfida è tenere la rotta: squadra che rema, dossier che avanzano, porte aperte alla gente. Leadership non è volume: è responsabilità che si prende la colpa e divide il merito».
Tra pressioni e critiche, spiega, l’equilibrio personale si mantiene con disciplina: «Le pressioni bussano come i venditori porta a porta: cortesia sull’uscio, ma entra solo chi porta un fatto, non un aggettivo».
Sul futuro del Cantone, Piccaluga punta su competitività, burocrazia più snella e fiducia a chi investe: «Le PMI sono la spina dorsale del Ticino: se le curi, il resto del corpo sta meglio. Tagliare carte e tempi, alleggerire il fisco, garantire regole chiare e stabili». Infine, due priorità per il futuro: «Formazione e innovazione: sono gli unici investimenti che non deludono mai».
Fonte: Info PMI





