TICINO - Il Gran Consiglio ha raggiunto (in maniera rocambolesca) un clamoro pareggio sulla mozione Mazzoleni. Con la mozione il gruppo LEGA chiede al Governo uno studio giuridico completo sulla possibilità di limitare l’accesso alla LAPS a chi non ha contribuito fiscalmente al Ticino. Un atto che ribadisce un principio semplice e chiaro: prima si garantisce chi sostiene il Cantone, poi si valuta tutto il resto.
Secondo il gruppo LEGA, la legge del 1998 non fotografa più la realtà attuale, fatta di mobilità elevata, costi sociali esplosi e un numero crescente di beneficiari senza alcun legame contributivo con il territorio. L’obiettivo non è tagliare diritti, ma verificare se il sistema possa essere reso più equo e sostenibile.
L’intervento in aula di Mazzoleni ha chiarito che «non si tratta di stranieri contro svizzeri», bensì di reciprocità fiscale: chi ha lavorato e pagato imposte in Ticino deve poter contare sul sostegno del Cantone. Con questa mozione si chiede trasparenza, rigore e fatti concreti. Il Parlamento dopo il pareggio dello scorso martedì dovrà dunque ancora rivotare nella sessione di dicembre.





