Mondo, 29 novembre 2018
Italia, adottato il decreto sicurezza: stretta sui migranti, taser ai vigili e l’accattonaggio diventa reato
L'Italia ha adottato mercoledì il cosidetto decreto sicurezza che inasprisce la sua politica di immigrazione. Fortemente voluto da Matteo Salvini, ministro degli Interni e capo della Lega (a destra), il parlamento ha approvato ieri il decreto dopo che la Camera dei Deputati ha adottato il testo - dopo il Senato all'inizio di novembre e negli stessi termini - di 396 sì contro 99 no.
Sostituisce in particolare i permessi di soggiorno umanitario, attualmente concessi al 25% dei richiedenti asilo e per un periodo di due anni, con vari altri permessi, come "protezione speciale", per un periodo di un anno, o "Disastro naturale nel paese di origine", durato sei mesi, tra gli altri. Prevista una procedura di emergenza per espellere qualsiasi richiedente che sia "pericoloso". Sarà inoltre riorganizzando il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo, che erano ancora 146.000 alla fine di ottobre e saranno raggruppati
in grandi centri mediante misure di risparmio. Nel componente di sicurezza, si generalizza l'uso dei taser e facilita lo sgombero degli edifici occupati.
Fra le misure degne di nota anche l’istituzione di una tassa dell’1,5% sui money transfer per le transazioni (moltissime delle quali dagli immigrati in Italia verso i paesi poveri di origine) sopra i 10 euro. Sarà inoltre più difficile richiedere la cittadinanza italiana, che sarà concessa solo dopo quattro anni di residenza rispetto agli attuali due e sarà necessaria la conoscenza dell'italiano.
Prevista anche l'introduzione del reato di “esercizio molesto dell’accattonaggio” (fino a 6 mesi che aumenta a 3 anni nel caso si impieghino minori) e sanzioni più aspre per i parcheggiatori abusivi: in caso di utilizzo di minori o di recidiva scatta l’arresto e si rischia fino a un anno di carcere.