Magazine, 05 gennaio 2019
L'uomo diventerà fertilizzante dopo il funerale?
Si chiama "compost" e i promotori dell’idea nata a Washington nel 2013 lo ritengono meno caro ed ecologico della sepoltura e della cremazione
WASHINGTON (USA) – Una nuova alternativa alla sepoltura e alla cremazione è la “human composting”, ovvero la trasformazione del corpo del defunto in compost fertilizzante. A dirla così fa quasi impressione, ma è ciò che stanno portando avanti nello stato di Washington dal 2013: uno dei promotori dell’introduzione del procedimento, il senatore democratico Jamie Pedersen, sottolinea come l’idea sia stata accolto in modo positivo dai cittadini “euforici all’idea di diventare un albero o di avere un’alternativa diversa per se stessi”.
Il processo, chiamato “recomposition”, prevede di collocare il corpo all’interno di un contenitore affinché si decomponga in un terreno ricco di nutrienti, che possa essere restituito alle famiglie. Così facendo la persona defunta si trasforma in fertilizzante. I resti umani vengono imbalsamati, avvolti in un sudario e posizionati in un vaso cilindrico contenente materiale organico come i trucioli di

legno, erba medica e paglia. L’aria viene così periodicamente ispirata all’interno del vaso, dando ossigeno accelerando l’attività microbica. In circa un mese i resti diventano vero e proprio compostaggio che
può essere usato per coltivare nuove piante.
Così facendo non ci sarebbero più tracce di resti umani per riempiono di sostanze chimiche il terreno, come nel caso della sepoltura, né che rilascino anidride carbonica nell’aria nel caso della cremazione. Inoltre sarebbe meno costoso: circa 5'500 dollari contro gli oltre 7'000 necessari per una sepoltura classica.
L’idea era già stata proposta in passato nel 2017, ma aveva incontrato una forte opposizione della chiesa Cattolica. Ora il nuovo tentativo con l’aggiunta nel disegno di legge di un’altra pratica, l’idrolisi alcalina, che prevede la dissoluzione dei corpi in un recipiente pressurizzato con acqua e soda, fino a quando non rimane solo liquido e ossa.