Sport, 08 ottobre 2019
Renzetti scopre le carte: “Mai cercato il post Celestini. Junior? Era tutto fatto col Basilea”
Il presidente del Lugano analizza le ultime settimane della sua squadra: “C’è sempre stata la consapevolezza del livello della squadra, ora ripartiamo da qui superando il periodo difficile”
LUGANO – Sembrava essere diventato nero, cupo e incredibilmente scuro il cielo sopra Cornaredo e sopra la testa di Fabio Celestini ma, come spesso accade nel calcio, sono bastate un paio di partite giocate bene, un paio di risultati positivi per riportare calma, serenità e consapevolezza nei propri mezzi sulle rive del Ceresio. È un Lugano più sereno e conscio delle proprie qualità quello che si appresta a vivere questa pausa per le nazionali con i 3 punti di Sion e il pareggio europeo con la Dinamo Kiev in cascina.
“La consapevolezza di ciò che siamo e possiamo essere c’è sempre stata – ha esordito Angelo Renzetti – Ovviamente quando vivi un periodo negativo, quando non fai risultati per mesi, quando vieni eliminato in quel modo dalla Coppa Svizzera ti fai delle domande. È anche vero che ogni anno, per un motivo o per un altro, iniziamo la stagione in questo modo. Per fortuna penso proprio che abbiamo superato il momento nero e ora dobbiamo solo ripartire da qui”.
Si sente più sereno dopo le ultime due partite quindi?
Non è tanto il fatto di essere sereno, quello che più mi tranquillizza non sono neanche i risultati ottenuti con la Dinamo o col Sion, ma il gioco che abbiamo mostrato. Sappiamo finalmente di essere solidi dietro e a centrocampo, alla fine siamo gli stessi dell’anno scorso fatta eccezione per Piccinocchi e Mihajlovic, dobbiamo continuare a migliorare in attacco, visto che facciamo davvero fatica a segnare. Sono però convinto che con il recupero della vecchia guardia le cose miglioreranno
Possiamo dire che la doppietta di Vecsei e il pareggio europeo hanno salvato la
panchina di Celestini?
Il mister è sempre stato tranquillo al suo posto. È ovvio che nel calcio quando le cose non vanno l’allenatore è il primo a pagarne le conseguenze, ma questa volta devo dire di aver sopportato di più la situazione soprattutto perché vedevo delle cose buone in campo sia in partita che in allenamento.
Però la tentazione di cambiare c’è stata… qualche trattativa con qualche altro allenatore è stata avviata…
Non ho mai avuto trattative con nessun altro per la nostra panchina.
Anche quest’anno potete contare su un giocatore che era praticamente con la valigia in mano: Junior. Quanto ci avete guadagnato tecnicamente e tatticamente ad averlo ancora in rosa e quanto ci avete perso economicamente?
Avere un giocatore del genere ovviamente ti permette di giocare in un determinato modo e ti assicura qualità, ma ci abbiamo perso tanto economicamente. Era tutto fatto col Basilea, tutto definito, poi l’accordo è saltato per una questione di allenatore e i renani hanno fatto altre scelte. Ovviamente il contraccolpo psicologico è stato duro per tutti, per la società ovviamente per il lato economico… per il ragazzo… per lui si potevano aprire altre prospettive economiche e tecniche, poteva confrontarsi con un ambiente più prestigioso e ricco.
Si parlava anche di estero…
È vero, ma se ti propongono prestiti con diritti di riscatto le cose si complicano. E non è certo un problema di prezzo… Ma ora dobbiamo guardare avanti tutti, pensare al presente e al futuro assieme.