Sport, 09 dicembre 2019
-1 dalla riga: tutti i numeri deficitari del Lugano
Il successo colto sabato contro i Lions ha permesso ai bianconeri di accorciare la classifica, ma da fine ottobre ad oggi le statistiche sono inquietanti
LUGANO – Un successo, sabato contro i Lions, e un KO in quel di Langnau venerdì: il Lugano è andato in pausa con 3 punti in cascina, che si vanno a sommare a quelli ottenuti martedì a Friborgo. Una settimana tutto sommato positiva per Chiesa e compagni, una settimana che dalle parti della Cornér Arena non si vedeva da ormai da tanto, troppo tempo. Se il Lugano è decimo in classifica, a -1 dal Friborgo ottavo (che però ha disputato 2 partite in meno) un motivo ci sarà. In realtà i motivi sono diversi, a partire da un mercato al momento sbagliato, fino ad arrivare a un powerplay deficitario: viaggiare a una media di 1.21 punti a partita non può portare lontano e questo sulle rive del Ceresio è risaputo.
Abbiamo provato ad analizzare i numeri di queste ultime 13 partite, quelle che hanno sancito e aperto la crisi bianconera, ebbene le statistiche sono eloquenti.
13 le partite giocate, di cui 6 in casa e 7 in trasferta, che sono valse 10 punti: 3 le vittorie piene ottenute (in casa contro il Rapperswil e contro lo Zurigo, oltre al successo di Friborgo) e un KO subìto ai rigori (in casa contro l’Ambrì). In questi ultimi 13 incontri, i bianconeri hanno segnato 28 volte, di cui 16 tra le mura amiche e 12 lontano
da Lugano, ma soltanto 5 volte sono stati gli stranieri a disposizione di Kapanen a fare centro: una misera media del 17,8%!
Per fortuna i difensori spesso ci hanno messo lo zampino, andando a bersaglio in 8 occasioni (28,5% di media), riuscendo in qualche modo a mettere una pezza a un gioco difensivo che, nonostante uno Zurkirchen spesso decisivo, ha fatto acqua da tutte le parti incamerando ben 38 reti (15 alla Cornèr Arena, 23 a spasso per la Svizzera).
Un altro dato allarmante è quello relativo al powerplay: una formazione che viaggia con l’11,11% di media realizzativa difficilmente potrà puntare in alto. E la classifica del Lugano è lì a dimostrarlo: 5 reti siglate su 45 occasioni avute sono davvero poca cosa, tenendo conto che diverse volte Klasen e compagni non sono riusciti a far breccia neanche in 5c3. A questo si somma un boxplay non esattamente a tenuta stagna: subire 8 reti in 34 situazioni di inferiorità numerica non è certamente idilliaco e il 76,5% di riuscita non è una media da top club.
Insomma, l’head coach – che con le ultime due vittorie ottenute settimana scorsa dovrebbe aver salvato il posto – ha ancora molto da fare e molto su cui lavorare se i playoff restano l’obiettivo stagionale.