*Comunicato stampa Associazione TiSin- L’Organizzazione per il lavoro in Ticino (TiSin) ritiene che dal profilo economico e sociale le vere vittime del coronavirus rischiano di essere i lavoratori e le lavoratrici dei settori più deboli, le piccole imprese e gli artigiani, i fornitori indipendenti di prestazioni e servizi, le persone assoggettate a contratti precari a ore e su chiamata o con contratti i cui salari sono stabiliti a provvigione, sulla base di obiettivi prefissati prima degli eventi disastrosi conseguenti al coronavirus.
Oltre alle piccole e medie imprese ticinesi, stiamo parlando di buona parte del personale di vendita, venditori indipendenti e rappresentanti di vendita, impiegati (venditori) d’assicurazione addetti ai servizi clienti e all’acquisizione di nuovi assicurati, nonché altre categorie soggette a rapporti contrattuali precari con bassi salari e vuoti di contenuti sociali.
Per tali ragioni, TiSin sostiene pienamente la presa di posizione dell’Associazione degli imprenditori ticinesi (ImprendiTi), inviata al Consiglio di Stato a sostegno degli imprenditori ticinesi in difficoltà.
Preoccupata della situazione e per le conseguenze che in futuro ricadranno sul mondo del lavoro ticinese, TiSin chiede massima attenzione verso le piccole realtà imprenditoriali che fanno parte del tessuto economico cantonale e massima vigilanza, dunque, da parte degli organi cantonali preposti all’applicazione e al rispetto dei disposti emanati dal Governo a sostegno dell’economia e del lavoro.
TiSin chiede che il Governo si adoperi in modo più determinato affinché gli artigiani, le piccole e medie imprese,