Ticino, 20 aprile 2020

"Passata la fase acuta, ma la convivenza con il virus non è finita"

La cronaca della conferenza stampa delle autorità cantonali:

Continueremo passo dopo passo”


Vitta: “Abbiamo dovuto far fronte alle urgenze e decidere in maniera responsabile. Oggi vogliamo evidenziare la collaborazione fra gli enti istituzionali. La Deputazione ticinese alla Camere ci ha permesso di farci ascoltare e comprendere da Berna. Per Berna siamo stati un esempio. Sono sicuro che con Marina Carobbio riusciremo a collaborare anche nelle prossime settimane nell’interesse del nostro Cantone. La stessa collaborazione è stata ottima anche con il Gran Consiglio, che ci ha garantito sostegno nel momento più difficile. Nelle prossime settimane sarà importante mantenere la collaborazione. La crisi non si esaurisce con la fine della fase più acuta. Dobbiamo continuare, passo dopo passo, procedendo con allentamenti mirati e, in caso di necessità, intervenire con misure restrittive se ce ne fosse bisogno. Lo dobbiamo a noi e alle future generazioni, ai nostri figli. Dobbiamo continuare i valori che costituiscono le radici solide sulle quali costruiremo il nostro futuro. Per il rilancio del Paese avremo bisogno della costruttiva collaborazione della deputazione ticinese alle Camere e del Gran Consiglio. Anche i Comuni reciteranno un ruolo importante. Serve però la collaborazione di tutti. Sono convinto: uniti ce la faremo”.


La politica ticinese uscirà diversa da questa crisi”


Carobbio: “A nome della deputazione ticinese alle Camere voglio ringraziare i ticinesi che stanno affrontando questa difficile situazione. Dietro ai numeri dei contagi ci sono volti di nonni, amici e parenti di tutti noi. Voglio ringraziare anche il sistema sanitario e tutti quelli che, in questi giorni, stanno lavorando duramente per permetterci di costruire il futuro. Il dopo crisi dovrà tenere conto di questi aspetti. Un grazie va anche al Governo, al Medico Cantonale e allo Stato Maggiore di Condotta. Un grazie va a Christian Vitta per averci coinvolto in queste difficili settimane. Vorrei ringraziare i media per il lavoro importante che svolgono. La crisi sanitaria è diversa da tutte quelle che le generazioni precedenti hanno vissuto. È una crisi globale che coinvolge tutti. L’analisi della situazione sanitaria ha permesso di chiedere a Berna la finestra di crisi e interrompere le attività non indispensabili nel nostro Cantone. Ottenerla non è stato evidente: per poter affrontare una pandemia si sono trasferite le competenze decisionali al Consiglio Federale. Si trattava quindi, per noi, di far passare l’impostazione che la nostra situazione sanitaria necessitava di misure particolari. C’è stato un dialogo importante e costante tra autorità federali e cantonali. Eravamo pronti a tutelare e proteggere gli indipendenti se il Consiglio Federale non avesse previsto aiuti. In vista della sessione straordinaria ci incontreremo tra nove giorni con il Governo in modo da essere pronti a intervenire qualora fossero necessarie altre misure. Ci sono questioni rimaste aperte che verranno affrontate prossimamente e che ci vedranno coinvolti. I costi infrastrutturali degli ospedali e come i costi della pandemia si rifletteranno sui premi di cassa malati. Dalla crisi usciremo tutti diversi e così anche la politica ticinese. Affrontare la crisi non vuol dire affossare il dibattito politico. È giusto che ci siano opinioni diverse. Dovremo prepararci nel caso in cui il numero di contagi dovesse aumentare e analizzare criticamente quanto fatto e quanto non fatto. Il federalismo svizzero è stato messo a dura prova ma ne esce rafforzato”.


Ecco perché è stato annullato il Gran Consiglio”


Franscella:
“Voglio anche io ribadire l’ottima collaborazione con il Governo. Dall’inizio della crisi, i contatti sono giornalieri e lo scambio di vedute sono costanti. Un coinvolgimento che dimostra l’unità delle nostre istituzioni in questo delicato momento. Colgo l’occasione per fare un bilancio dell’attività parlamentare che non si è mai arrestata. Sono cambiati i ritmi e le modalità, ma non l’attività. Si è lavorato via chat, via mail e videochiamate. L’ufficio presidenziale si è riunito in video conferenza sei volte. Quattro di queste sedute erano aperte a presidenti e coordinatori di tutti i partiti del Parlamento. Il 24 marzo abbiamo preso posizione ufficiale nei confronti del Consiglio Federale. Mi preme sottolineare lo sforzo di tutti i deputati e le deputate. Mai come ora il Paese ha bisogno di unione e coesione. Il mio auspicio è che si possa continuare a lavorare in questo modo anche in futuro con l’unico obiettivo di mirare al bene comune. Prendere decisioni in questi momenti non è facile e richiede forte senso di responsabilità. La seduta del 4 maggio del Gran Consiglio è stata annullata e vi spiego perché. Abbiamo preso questa decisione dopo aver sentito Giorgio Merlani perché sconsiglia assembramenti (parliamo di 100 persone). Il rapporto tra i costi di una seduta extra muros e gli effetti concreti di una riunione non urgente sia poco giustificabile in questo momento. E questo anche in ottica della seduta ordinaria del 25 maggio, dove avremo anche apporti importanti per il paese. Ci tengo a ribadire che le commissioni parlamentari sono operative completamente da oggi e possono riprendere a lavorare qui a Bellinzona. Le commissioni sono composte da 17 deputate e sono garantite le distanze sociali. Il Parlamento rimane al fianco del Governo in questa battaglia. Il Governo informa giornalmente il Gran Consiglio sui passi che intende intraprendere. Ringrazio tutti i cittadini che ci stanno aiutando con il loro comportamento a uscire da questa situazione. Grazie anche a chi è in prima linea a combattere”.


Non è finita”


Vitta: “Difficoltà a reagire e mancanza di collaborazione? Non entro negli aspetti sanitari. Da parte nostra c’è un costante dialogo con il sistema sanitario. L’importante era permettere al sistema sanitario di reggere e prendersi a carico i pazienti che ne avessero bisogno. La professionalità del sistema sanitario ha permesso di far fronte a questa emergenza. Abbiamo passato la fase acuta, ma non è finita la convivenza con questo virus. Fintanto che non ci sarà una cura sarà così. Il lavoro non è finito”.

“Mercoledì sera comunicheremo il regime di settimana prossima”

Vitta: “Comunicheremo mercoledì sera quale sarà il regime da settimana prossima”.

 

La situazione sanitaria in Ticino

 

Merlani: “Ad oggi 3’058 casi confermati (+26) da ieri e 288 decessi (+7 da ieri). Dall’inizio della crisi, sono morte 129 per Covid nelle case anziani. Negli ospedali ci sono 182 ricoverati, 52 in terapia intensiva. Dall’inizio della crisi sono 621 i pazienti dimessi”.

 

Decorso blando per i bambini e test per tutti

 

Merlani: “I bambini si ammalano, ma il decorso è blando e possono fare addirittura un decorso asintomatico. Noi abbiamo riscontrato alcuni casi di bambini positivi al tampone. In futuro faremo più test a tutti, anche a chi presenta sintomi "leggeri". 







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