Svizzera, 21 ottobre 2020
Nel 2019 gli stranieri hanno commesso il 58% dei crimini
Secondo dati pubblicati martedì dall'Ufficio federale su tutti gli adulti condannati nel 2019, gli stranieri rappresentano il 57,8% del totale. Per la legge sugli stupefacenti, gli stranieri adulti sono responsabili del 57,9% dei reati e per la legge sulla circolazione stradale il 52%. Per quanto riguarda i minorenni, gli stranieri sono responsabili del 40% di tutte le condanne.
Le nazionalità più rappresentate fra i condannati sono quelle dei Paesi dell'Africa sudoccidentale, che presentano il tasso più alto di condanne, il 30 per mille. Vale a dire che su 1000 persone residenti in Svizzera con nazionalità di uno di questi Paesi, 30 di loro hanno commesso un reato. Le persone provenienti dai Paesi dell'Africa occidentale
sono al secondo posto con un tasso del 21,7 per mille.
Seguono giamaicani (20,5), haitiani (19), cittadini della Repubblica Dominicana e dallo Yemen (17,7) e sudafricani (17,6). I nordafricani si sono classificati all'ottavo posto, in calo rispetto al terzo posto dell'anno precedente. I cittadini con una nazionalità di un paese dell'ex Jugoslavia vengono la loro incidenza ridursi leggermente, al 7,6 per mille, 0,3 in meno rispetto al 2018.
I cittadini britannici e canadesi (1.2), americani (1.4) e svedesi e olandesi (1.6) sono tra i meno rappresentati. I cittadini stranieri con il tasso di condanne più basso sono invece gli indiani con lo 0,9 per mille. Gli svizzeri hanno un tasso del 2,6 per mille.