Magazine, 30 ottobre 2020
Rocco Siffredi positivo: tra battute e attacchi. “I test seriologici sono un flop”
Il divo del porno potrebbe aver contratto il Covid in Italia a una cena e il web si è scatenato con battute e allusioni
BUDAPEST (Ungheria) – Rocco Siffredi, noto divo del mondo del porno, è risultato positivo al Covid. L’attore, che si aggiunge a una lunga lista di vip che hanno contratto il Coronavirus, vive a Budapest e ha contagiato la moglie, i due figli, l’autista e la donna delle pulizie. La notizia, ovviamente, sui social e sul web ha attirato battutine e frecciatine da parti degli internauti che hanno fatto riferimenti al lavoro, e alle doti, di Rocco.
“È positivo al Covid25”, scrive qualcuno. “Quarantena per tutta l’Ungheria!”, recita un meme. Meno sorridente, ovviamente, lo stesso Siffredi che ha spiegato in un’intervista che “i test rapidi, anche se costosi e comprati in farmacia, sono inutili e dannosi”. Questo perché Siffredi attribuisce il focolaio nato in famiglia a due falsi negativi. Il divo del porno ha spiegato che il contagio sarebbe avvenuto quasi sicuramente il 16 ottobre, durante una cena avvenuta in Italia.
“Siamo partiti da Budapest al 100% negativi. Avevamo fatto i test molecolari. Sono andato
a Roma con mia moglie e abbiamo incontrato degli attori per un film sulla mia vita – ha spiegato ai colleghi di “TgCom” – Poi, per evitare la quarantena al ritorno, come imposto dall’Ungheria, ci siamo fatti fare un invito business per poterci muovere con libertà. Ma al ritorno io e mia moglie abbiamo iniziato ad avere sintomi influenzali e siamo rimasti a casa. Abbiamo fatto il test seriologico due volte ed è risultato negativo: allora abbiamo riabbracciato i nostri figli”.
Peccato che poco dopo anche loro hanno iniziato a sentirsi male. “Abbiamo fatto il test molecolare e ci hanno comunicato la nostra positività. Anche quella della fidanzata di mio figlio grande, della domestica e del marito: siamo tutti infetti con sintomi. Non mi perdonerei mai di aver fatto del male a persone di 70 e 75 anni. Eppure a Roma eravamo stati sempre attenti, ma i mezzi pubblici erano pieni. In realtà durante la cena abbiamo stretto qualche mano di troppo e una di quelle persone ci hanno comunicato poi che è risultata positiva”, ha concluso.