Come riportato domenica nella "SonntagsZeitung", una lettera è stata inoltrata al Consiglio federale con diverse proposte per rafforzare i controlli delle persone che entrano in Svizzera. Il presidente verde liberale Jürg Grossen ha pubblicato la lettera sul suo profilo Twitter, lettera sottoscritta da tutti i partiti rappresentati in parlamento.
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La lettera dettaglia diverse proposte. Per l'ingresso in certi paesi a rischio, dovrebbe essere richiesto un test PCR negativo, "effettuato, per esempio, entro 48 ore prima dell'ingresso" (che è più severo della norma nella maggior parte dei paesi, dove il limite di tempo normalmente è di 72 ore).
I presidenti del partito vogliono anche che le persone che arrivano in Svizzera siano messe in quarantena, che potrebbe essere revocata dopo 5 giorni se un test è negativo. Propongono anche di creare una "quarantena leggera", dove la persona sarebbe autorizzata ad uscire per prendere aria fresca o fare sport all'aperto, ma non per fare acquisti o frequentare ristoranti se dovessero riaprire.
La lettera dettaglia diverse proposte. Per l'ingresso in certi paesi a rischio, dovrebbe essere richiesto un test PCR negativo, "effettuato, per esempio, entro 48 ore prima dell'ingresso" (che è più severo della norma nella maggior parte dei paesi, dove il limite di tempo normalmente è di 72 ore).
I presidenti del partito vogliono anche che le persone che arrivano in Svizzera siano messe in quarantena, che potrebbe essere revocata dopo 5 giorni se un test è negativo. Propongono anche di creare una "quarantena leggera", dove la persona sarebbe autorizzata ad uscire per prendere aria fresca o fare sport all'aperto, ma non per fare acquisti o frequentare ristoranti se dovessero riaprire.
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