Svizzera, 30 giugno 2021

Lanciato il referendum contro gli aiuti di stato ai media, "milioni solo ai grandi gruppi mediatici"

Il comitato "No al finanziamento statale dei media" ha annunciato martedì il lancio di un referendum contro le misure di sostegno ai media privati approvate dal parlamento il 18 giugno scorso. Secondo i referendisti la legge sarebbe "inaccettabile dal punto di vista del diritto costituzionale, pericolosa dal punto di vista della libertà di stampa e discriminatoria dal punto di vista della concorrenza".

Per il comitato referendario, composto da alcune personalità del mondo degli affari e dei media, il pacchetto di misure dovrebbe essere respinto per diverse ragioni. Il giornalista ed editore Philipp Gut, direttore esecutivo del comitato referendario, ritiene che i sussidi statali minerebbero l'indipendenza e la credibilità della stampa. L'editore di Basilea Christian Keller, anch'egli membro del comitato, è d'accordo: "La nuova legge sui media (...) distribuisce milioni ai grandi gruppi mediatici e rende i media privati dipendenti dal sostegno statale".

Un'altro aspetto sollevato è la differenza di trattamento
tra la stampa a pagamento e quella gratuita. "La svolta digitale è avvenuta da tempo. Come informatico e giovane politico liberale, non capisco perché dovremmo sovvenzionare un mercato che è già cambiato da tempo", afferma Alec von Barnekow, presidente dei Giovani PLR del cantone di Friburgo. Questa opinione è condivisa dal presidente della commissione Peter Weigelt, che trova particolarmente "scioccante" l'esclusione dei giornali gratuiti e dei media online dai sussidi: "In questo modo, lo stato sta cementando i monopoli mediatici esistenti a spese delle piccole offerte private e delle iniziative regionali". Secondo la commissione, il pacchetto di misure è quindi non solo pericoloso, ma anche inutile.

Il "pacchetto media", che è stato approvato da entrambe le camere con un costo di circa 178 milioni di franchi, comprende un sostegno indiretto per i costi di distribuzione dei giornali a pagamento, un finanziamento condizionato per agenzie come ATS-Keystone e un sostegno finanziario per istituti di formazione.

Guarda anche 

Mattino contro Corriere. Nel mirino Paride Pelli e l'intervista in ginocchio al collezionista

MEDIA - Nuovo capitolo nella battaglia tra Mattino della Domenica e Corriere del Ticino. Nel mirino, stavolta, finisce la doppia pagina pubblicata dal quotidiano libla...
15.10.2025
Ticino

Sondaggio Tamedia: il 53% degli svizzeri appoggia l’iniziativa UDC-PLR giovani per tagliare il canone

BERNA – La musica sta cambiando. Secondo un sondaggio Tamedia, il 53% degli svizzeri voterebbe sì all’iniziativa “200 franchi bastano!”,...
14.10.2025
Svizzera

La Lega dei Ticinesi di Mezzovico-Vira ringrazia i cittadini dopo il successo del Referendum sui parcheggi

VOTAZIONI - Ancora una volta la Lega dei Ticinesi si dimostra dalla parte della popolazione. Grazie al Referendum portato avanti dal nostro movimento – e non da ...
06.10.2025
Ticino

Rete Due regala una vetrina a un autore dimenticato che in passato aveva definito la Svizzera una “vergogna” e i partiti di centro-destra come “fascisti e imbecilli”

RSI - Vi ricordate di quel collaboratore del DSS, originario di Palermo, che qualche anno fa aveva dato in escandescenze sulla sua pagina social scrivendo frasi come: ...
02.10.2025
Ticino

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto