Svizzera, 02 dicembre 2021

Il Consiglio nazionale vota per i test gratuiti e la pubblicazione dei contratti con i produttori di vaccini

Il Consiglio nazionale ha approvato giovedì con 144 voti contro 43, nel quadro della legge Covid-19, una disposizione che mira all'assunzione da parte della Confederazione del costo dei test covid in modo che siano gratuiti per la popolazione. Per il PLR, unico partito ad essersi opposto a questa proposta, il voto è "un'empia alleanza tra la SVP e la sinistra" scrivono i liberaliradicali in una nota.

Anche il Consigliere federale a capo della Sanità, Alain Berset, si era opposto: "Questa decisione limiterebbe la Confederazione e i cantoni nello sviluppo della strategia di test e, soprattutto, perché i costi dei test PCR individuali per le persone asintomatiche non sono mai stati coperti dalla Confederazione e ci aspetteremmo, in questo caso, costi considerevoli oltre che, potenzialmente, un sovraccarico delle capacità dei laboratori...". Il Consiglio degli Stati deve ancora esprimersi sulla questione.

Il Consiglio nazionale ha inoltre accettato con 118 voti contro 70, sempre contro il parere di Alain Berset, una disposizione secondo la quale "Il Consiglio
federale pubblicherà i contratti conclusi con i fabbricanti di vaccini contro il Covid-19 non appena le trattative saranno chiuse e sempre che non vi siano motivi di eccezione". Anche qui, il Consiglio degli Stati dovrà confermare la decisione della Camera bassa.

Altre misure che non sono state accolte, tutte proposte dall'UDC, riguardano il divieto della regola 2G (ammissione solo per guariti e vaccinati), il divieto dell'uso del certificato Covid in Svizzera e il rafforzamento dei controlli alle frontiere.

All'inizio della sessione, Pierre-Yves Maillard (PS/VD) ha riassunto lo stato d'animo della maggioranza della commissione per la sicurezza sociale e la sanità pubblica: "Le speranze che qualche misura di contenimento o qualche prodotto terapeutico ci faccia uscire da questa pandemia in qualche settimana sono state definitivamente deluse. Ci aspetta un lungo periodo di tempo con un virus che chiaramente non ha intenzione di scomparire presto. È quindi necessario sviluppare una politica pubblica in diverse direzioni e con diverse dimensioni".

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