Un congresso organizzato dalla Svizzera ha riunito questa settimana a Interlaken, nel canton Berna, 22 Paesi facenti della NATO per presentare le ultime scoperte in ambito militare e tecnologico.
A questo congresso, di cui Armasuisse ha trasmesso un resconto ai media, hanno partecipato oltre 130 esperti e delegati della NATO provenienti da 22 paesi che da lunedì a venerdì hanno discusso degli ultimi sviluppi in ambito tecnologico e militare.Tra le altre cose, hanno discusso gli ultimi sviluppi tecnici nel campo dei satelliti, come un approccio per rilevare i satelliti spia e le loro traiettorie. Queste nuove conoscenze consentono, ad esempio, di proteggere meglio le truppe dalla ricognizione.
La Svizzera, rappresentata da armasuisse Science and Technology (S+T) all'interno del DDPS, partecipa a entrambe le attività di ricerca della NATO nell'ambito del Partenariato per la pace. Questo coinvolgimento consente ad armasuisse S+T "di valutare meglio i progressi tecnologici in modo che l'esercito svizzero sia dotato di sistemi elettronici all'avanguardia", si legge nel comunicato.
Questo appuntamento, e il comunicato che lo accompagna, è stato anche occasione di ricordare che al quartiere generale della NATO a Bruxelles esiste una “Missione svizzera” il cui scopo dichiarato è “difendere gli interessi della Svizzera nell'ambito dell'Alleanza Atlantica. In particolare, promuove il corretto sviluppo delle relazioni tra la Confederazione e la NATO nel quadro del Partenariato per la pace (PfP). La missione segue gli sviluppi politici e militari all'interno dell'Alleanza e rappresenta la Svizzera in vari comitati, come il Comitato di monitoraggio della Forza di pace del Kosovo. Come membro del gruppo di lavoro interdipartimentale sulla politica di sicurezza, contribuisce allo sviluppo e alla formulazione della politica di sicurezza internazionale”.
A questo congresso, di cui Armasuisse ha trasmesso un resconto ai media, hanno partecipato oltre 130 esperti e delegati della NATO provenienti da 22 paesi che da lunedì a venerdì hanno discusso degli ultimi sviluppi in ambito tecnologico e militare.Tra le altre cose, hanno discusso gli ultimi sviluppi tecnici nel campo dei satelliti, come un approccio per rilevare i satelliti spia e le loro traiettorie. Queste nuove conoscenze consentono, ad esempio, di proteggere meglio le truppe dalla ricognizione.
La Svizzera, rappresentata da armasuisse Science and Technology (S+T) all'interno del DDPS, partecipa a entrambe le attività di ricerca della NATO nell'ambito del Partenariato per la pace. Questo coinvolgimento consente ad armasuisse S+T "di valutare meglio i progressi tecnologici in modo che l'esercito svizzero sia dotato di sistemi elettronici all'avanguardia", si legge nel comunicato.
Questo appuntamento, e il comunicato che lo accompagna, è stato anche occasione di ricordare che al quartiere generale della NATO a Bruxelles esiste una “Missione svizzera” il cui scopo dichiarato è “difendere gli interessi della Svizzera nell'ambito dell'Alleanza Atlantica. In particolare, promuove il corretto sviluppo delle relazioni tra la Confederazione e la NATO nel quadro del Partenariato per la pace (PfP). La missione segue gli sviluppi politici e militari all'interno dell'Alleanza e rappresenta la Svizzera in vari comitati, come il Comitato di monitoraggio della Forza di pace del Kosovo. Come membro del gruppo di lavoro interdipartimentale sulla politica di sicurezza, contribuisce allo sviluppo e alla formulazione della politica di sicurezza internazionale”.