Il Consiglio di Stato ha approvato lo studio presentato dal Dipartimento del territorio, un progetto lungimirante, pensato per aiutare l’economia locale e favorire il trasporto pubblico. Il nuovo collegamento tra Alta Vallemaggia e Leventina è infatti considerato più che opportuno, visto che costituisce uno degli elementi essenziali per un rilancio socio-economico di entrambe le valli, valorizzandone il rispettivo potenziale di sviluppo. Il progetto risulta sostenibile sia in termini tecnici, che d’impatto territoriale e ambientale. Lo studio aveva analizzato diverse possibilità di collegamento, dalla stradale, con galleria unidirezionale, alla fune; si è quindi deciso per questa seconda opzione.
Alcune cifre
I costi di costruzione sono stimati in circa 33 milioni di franchi. Il progetto secondo Zali “possiede un carattere innovativo e sostenibile, nonché le caratteristiche di un asse destinato al trasporto pubblico, con finalità anche turistiche”. Il tempo di percorrenza è stimato in 18 minuti, per una capacità di trasporto di circa 200 persone per ora e per direzione, con una differenza di altezza di circa 1’600 metri, sette piloni e una velocità massima di 10 metri al secondo. La capacità della cabina sarà di 60 posti (12 a sedere, 48 in piedi) oppure 60 posti in piedi e 12 biciclette (o combinazioni).
Perché la funivia?
“Abbiamo preso in esame tre varianti funiviarie e uno studio delle varianti del tracciato stradale scelto – precisa il Direttore del Dt –.
L’analisi approfondita che ne è susseguita, ha portato all’individuazione di due soluzioni tecniche ritenute fattibili in termini d’impatto territoriale e ambientale: il collegamento funiviario diretto di trasporto pubblico tra Fusio e Ambrì e quello stradale con galleria unidirezionale tra Fusio e Airolo, con strada di accesso lungo il lago del Sambuco (portale in località Cortino) e aggiramento di Nante (portale in località Costone). Il confronto tra le due soluzioni tecniche emerse dalla seconda fase, ha portato a ritenere opportuno concentrarsi sulla soluzione funiviaria diretta Fusio-Ambrì, quale opera di trasporto pubblico.
Dal MDD
Alcune cifre
I costi di costruzione sono stimati in circa 33 milioni di franchi. Il progetto secondo Zali “possiede un carattere innovativo e sostenibile, nonché le caratteristiche di un asse destinato al trasporto pubblico, con finalità anche turistiche”. Il tempo di percorrenza è stimato in 18 minuti, per una capacità di trasporto di circa 200 persone per ora e per direzione, con una differenza di altezza di circa 1’600 metri, sette piloni e una velocità massima di 10 metri al secondo. La capacità della cabina sarà di 60 posti (12 a sedere, 48 in piedi) oppure 60 posti in piedi e 12 biciclette (o combinazioni).
Perché la funivia?
“Abbiamo preso in esame tre varianti funiviarie e uno studio delle varianti del tracciato stradale scelto – precisa il Direttore del Dt –.
L’analisi approfondita che ne è susseguita, ha portato all’individuazione di due soluzioni tecniche ritenute fattibili in termini d’impatto territoriale e ambientale: il collegamento funiviario diretto di trasporto pubblico tra Fusio e Ambrì e quello stradale con galleria unidirezionale tra Fusio e Airolo, con strada di accesso lungo il lago del Sambuco (portale in località Cortino) e aggiramento di Nante (portale in località Costone). Il confronto tra le due soluzioni tecniche emerse dalla seconda fase, ha portato a ritenere opportuno concentrarsi sulla soluzione funiviaria diretta Fusio-Ambrì, quale opera di trasporto pubblico.
Dal MDD