Da settimane, la fornitura di alcuni farmaci in Svizzera è compromessa. Pur esortando a non farsi prendere dal panico, i farmacisti sono seriamente preoccupati per la situazione. La situazione starebbe addirittura peggiorando, soprattutto per quanto riguarda i farmaci destinati ai bambini piccoli.
Al “SonntagsBlick”, i farmacisti indicano come causa di queste carenze le irregolarità nella produzione globale di medicinali. Circa il 60% dei siti di produzione di sostanze attive destinate all'Europa si trova in Asia, dove i costi sono più bassi.
In caso di blocco della produzione, di presenza di impurità nei preparati o di interruzione della produzione, l'approvvigionamento della Svizzera potrebbe essere limitato. L'associazione dei farmacisti Pharmasuisse ritiene che il problema principale provenga dalla Cina: "Le forniture sono in ritardo perché in Cina, dove viene prodotta gran parte delle sostanze attive, vengono sempre imposti dei vincoli alle aziende farmaceutiche", afferma la portavoce Martina Tschan.
Al “SonntagsBlick”, i farmacisti indicano come causa di queste carenze le irregolarità nella produzione globale di medicinali. Circa il 60% dei siti di produzione di sostanze attive destinate all'Europa si trova in Asia, dove i costi sono più bassi.
In caso di blocco della produzione, di presenza di impurità nei preparati o di interruzione della produzione, l'approvvigionamento della Svizzera potrebbe essere limitato. L'associazione dei farmacisti Pharmasuisse ritiene che il problema principale provenga dalla Cina: "Le forniture sono in ritardo perché in Cina, dove viene prodotta gran parte delle sostanze attive, vengono sempre imposti dei vincoli alle aziende farmaceutiche", afferma la portavoce Martina Tschan.