Opinioni, 18 marzo 2023

L’interrogazione sugli elicotteri e i ritardi del Consiglio di Stato

Nell’ottobre scorso inviai a una sessantina di deputati in Gran Consiglio un messaggio con il quale segnalavo la necessità di mettere un po’ d’ordine nel settore dei voli con l’elicottero, offrendo la mia collaborazione a chi fosse interessato a presentare un’interrogazione sull’argomento. Il primo a rispondere fu il deputato Paolo Pamini, il quale mi invitò a scrivere l’interrogazione dicendosi disposto a presentarla in mia vece. E così il 7 novembre venne depositato l’atto parlamentare intitolato “Impiego degli elicotteri sul suolo cantonale: occorre chiarire le regole” e sottoscritto da Pamini, Daniele Pinoja, Giancarlo Seitz e Roberta Soldati. Da allora sono trascorsi oltre quattro mesi, ma la risposta non è ancora giunta, e ciò in barba all’articolo 98 cpv 3 della Legge sul Gran Consiglio e sui rapporti con il Consiglio di Stato (CdS), il quale stabilisce che quest’ultimo “risponde all’interrogazione per iscritto entro 60 giorni” .

L’interrogazione solleva molti interrogativi che toccano da vicino numerosi cittadini e Comuni che hanno difficoltà a far rispettare determinate regole (in particolare quella sull’altezza minima di volo sopra gli abitati) alle compagnie di elicottero operanti in Ticino, dove ogni anno vengono effettuate oltre 100'000 (!) rotazioni per il trasporto di materiali e per attività varie. La risposta governativa potrebbe rivelarsi utile anche per qualche intervento parlamentare a livello federale. Difatti la competenza sui voli d’elicottero é dell’Ufficio federale dell’aviazione civile, e la materia è disciplinata dall’”Ordinanza sui decolli e gli atterraggi di aeromobili al di fuori degli aerodromi” (OAEs) emessa dal Consiglio federale il 14 maggio 2014.



Sarebbe insomma nell’interesse di tutti, anche delle stesse compagnie di elicotteri, fare chiarezza su certe norme e mettere un po’ d’ordine su quanto avviene nei nostri cieli, nell’intento di limitare le immissioni foniche nelle zone residenziali e turistiche, in linea con la politica di lotta contro il rumore portata avanti da Confederazione e Cantone. Perciò invito il CdS a dare al più presto una risposta alle undici domande poste dall’interrogazione. Tengo a precisare che nessuno vuol negare o sminuire l’utilità degli elicotteri, specie per operazioni di salvataggio, di ricerca e di soccorso, per la lotta agli incendi, per la cura dei boschi, per certi lavori in montagna e in luoghi poco accessibili e per operazioni di polizia. Ma certi abusi non devono più essere tollerati.

Giorgio Ghiringhelli, Losone

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