Un agente di polizia che insegue un fuggitivo deve rispettare i limiti di velocità? Può sembrare un controsenso, dal momento che il fuggitivo, con tutta probabilità, non si fa problemi a guidare in eccesso di velocità. Eppure un agente di polizia di Ginevra è finito sotto processo proprio per aver guidato troppo veloce durante un inseguimento. I fatti sono avvenuti nel dicembre 2019, la mattina di Santo Stefano. L'agente aveva attraversato un incrocio di Ginevra a 113 km/h per fermare il conducente di una Fiat contromano in un tratto dove la velocità è limitata a 50km/h.
Per questo il poliziotto dovrà pagare una multa di 1'500 franchi e 800 franchi di spese processuali, ha riferito riferisce la "Tribune de Genève". Una sentenza contro cui le parti possono ancora presentare ricorso. Dall'ultima modifica della legge sulla circolazione stradale (LCR), entrata in vigore all'inizio di ottobre, è la prima volta che un agente di polizia viene processata per un'infrazione stradale. Grazie a questo cambiamento giuridico, aveva diritto ad una pena ridotta vista la situazione di emergenza in cui si trovava.
Il procuratore generale ha ritienuto che la necessità dell'inseguimento non fosse provata e che l'agente avrebbe dovuto rispettare un principio di proporzionalità, sottolinea il quotidiano ginevrino. Secondo il magistrato non era così, vista la velocità alla quale viaggiava l'autovettura della polizia con i lampeggianti e la sirena attiva. L'agente di polizia avrebbe dovuto abbandonare l'inseguimento, limitarsi a 1,5 volte il limite di velocità, ovvero 75 km/h, ed evitare di passare anche con il semaforo rosso. Il poliziotto si era messo a inseguire un cittadino italiano alla guida di una fiat, che aveva la musica “troppo alta” e aveva attraversato un semaforo con il rosso, dopodichè aveva colpito due automobili senza provocare feriti. Ubriaco e in possesso di una pallina di hashish, l'imputato si sarebbe spaventato, non avendo la patente e da qui sarebbe partito l'inseguimento.
Il tribunale di Ginevra ha dovuto destreggiarsi tra le pretese del pubblico ministero (una sanzione pecuniaria di 120 aliquote giornaliere e 200 franchi di multa, nonché una multa di 4'800 franchi) e l'assoluzione richiesta dalla difesa. L'agente di polizia è stato infine condannato a pagare una multa di 1'500 franchi, oltre a spese procedurali di 800 franchi.