SAN GALLO – L’inaspettato KO interno contro lo Stade Lausanne della prima giornata di campionato targata 2024 è fortunatamente già alle spalle per il Lugano, che si è rifatto con gli interessi ieri andando a vincere per 4-1 a San Gallo, dove nessuno era ancora riuscito a ottenere il bottino pieno in stagione. Sulla sconfitta dei biancoverdi – e di conseguenza sulla vittoria della truppa del Crus – pesa come un macigno l’espulsione rimediata dopo appena 5’ dal capitano sangallese, Görtler.
Se sul rosso rifilato a Görtler si è detto molto ieri – c’è chi ha difeso la decisione presa dall’arbitro Fähndirch perché col suo intervento il capitano del San Gallo ha messo a rischio l’incolumità di Sabbatini, mentre in molti sono rimasti basiti davanti a questa scelta – sul campo il Lugano non è stato bravo ad approfittare dello sbandamento iniziale dei propri avversari e ha dovuto attendere il 45’ per centrare il vantaggio, proprio con capitan Sabbatini.
Nella ripresa, dopo un paio di legni colpiti dagli ospiti e dopo qualche occasione di troppo concessa al San Gallo, i bianconeri – di arancione vestiti – sono stati bravi a non farsi sopraffare dal pareggio firmato da Stevanovic (68’), non perdendosi d’animo ma riuscendo a reagire, trovando la via della rete due volte con Celar e con Bislimi, firmando un 1-4 molto importante anche in ottica classifica: i ticinesi sono sempre quinti in classifica con 29 punti.
Abbiamo parlato del rosso inflitto a Görtler con la VAR e notiamo che vige ancora tanta confusione, non solo tra i tifosi e i giocatori, ma anche tra gli arbitri stessi. È innegabile che il capitano del San Gallo abbia colpito Sabbatini, ma lo ha fatto subito dopo aver calciato la palla, durante un duello di gioco. Si è sempre detto che tali interventi debbano essere sanzionati al massimo come un giallo – anche se chi ha giocato a calcio, sa benissimo che un giocatore dopo aver calciato il pallone non può tagliarsi una gamba per evitare la scontro e di conseguenza anche solo fischiare il fallo sembrerebbe eccessivo – e nella vicina Italia il responsabile degli arbitri lo ha detto a chiare lettere. In Europa tali interventi difficilmente vengono puniti col rosso… anzi, praticamente mai. E allora ci domandiamo dove sia l’equità di trattamento e di decisioni se poi il colpo rifilato da Görtler a Sabbatini viene sanzionato col rosso.
Certo, alla fine ieri è andata bene al Lugano, e da ticinesi, non possiamo che essere contenti della vittoria importante dei ragazzi allenati da Croci-Torti, ma sarebbe forse il momento di definire delle regole, di mettere dei paletti, di mettere in chiaro le linee guida per gli arbitri, perché va bene la discrezionalità umana, ma davanti a interventi praticamente identici non possiamo assistere a decisioni arbitrali completamente diverse che disorientano un po’ tutti.